BOLOGNA – Movimento Animalista: in piazza contro lo spreco di denaro pubblico a Castel Maggiore

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Foto da “Tuttozampe”

Si è tenuto sabato 17 marzo il sit in a Castel Maggiore che ha visto scendere in piazza tantissime associazioni animaliste, tra le quali il Movimento Animalista presieduto da Michela Vittoria Brambilla. La manifestazione, pacifica, è stata voluta da volontari e semplici cittadini per contestare la scelta del Comune di procedere all’installazione barriere anti-rumore a ridosso di decine di box del canile “Il Trebbo” di Castel Maggiore, per soddisfare le richieste di pochi cittadini.

I rilevamenti effettuati non hanno registrato nessuno sforamento in termini di rumore nei limiti previsti dalla legge – afferma Maria Rosa Gironi, vice coordinatrice del Movimento Animalista di Bologna -. Parliamo di una spesa di oltre 100mila euro per rispondere a un capriccio di sole cinque famiglie che hanno, oltretutto, costruito le loro abitazioni quando il canile era già esistente. È uno spreco di denaro pubblico per un vantaggio di pochi”. Oltre a essere inutilmente costose – aggiunge la coordinatrice provinciale Giada Baroni – “le barriere impedirebbero la circolazione dell’aria, ostacolerebbero le uscite dei cani verso le aree verdi e limiterebbero la visuale dei cani. Il loro benessere non è stato considerato dall’amministrazione comunale”. 

Movimento Animalista Bologna 

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Un commento

  1. Ciò che fa sorridere è il fatto che si vada a costruire abitazioni a ridosso di un canile per poi lamentarli della presenza dei cani . Come se a Castel Maggiore non vi fossero aree edificabili in altre zone ! Visto che in Italia si è edificato lungo i greti dei fiumi, nelle spiagge e persino nei primi metri del mare, quali provvedimenti si dovranno prendere se gli abitanti di detti fabbricati ( regolarmente abusivi o edificati mentre U.T.C. dormivano della grossa o in alcuni casi erano occupati a contare i versamenti nei propri C/C ) dovessero protestare per i rumori dei torrenti e fiumi in piena o per il continuo sciabordio delle onde marine ? E’ un quesito non da poco da porre all’attenzione delle Corti di Cassazione se non della stessa Corte Costituzionale .

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