Sabato 27 e domenica 28 gennaio: una due giorni piena di eventi e personaggi per presentare al pubblico il nuovo centro culturale di Calderara e la sua prossima attività. Fra gli altri: mostra “Michel Kichka. La seconda generazione”, dall’omonima graphic novel sulla Shoah, David Riondino legge Italo Calvino, Daniele Furlati al pianoforte con “Musica per immagini”
27 gennaio: inaugurazione Casa della Cultura Italo Calvino

Verrà inaugurato sabato 27 gennaio il nuovo spazio polifunzionale nel cuore di Calderara (via Roma 29) voluto dall’Amministrazione comunale per rigenerare il centro cittadino, creare un legame fra la piazza e il parco Morello e donare ai cittadini un punto di aggregazione e di vitalità culturale, una piazza pubblica in dialogo con gli altri spazi di Calderara.

La Casa della Cultura è frutto di un percorso di rigenerazione urbana che ha recuperato e ristrutturato parte degli spazi della vecchia scuola materna, luogo ben presente nei ricordi di molti cittadini di Calderara, che l’hanno frequentata da bambini, continuando così il senso di una memoria che si conserva, si modifica e si rigenera adeguandosi alle mutate esigenze.

Un progetto che porta a coronamento l’impegno dell’amministrazione comunale, protratto negli anni, nella ridefinizione degli assetti della città e che identifica nella cultura e nella creatività le vere fonti di ricchezza della comunità, indicatori primari del suo benessere, importanti leve per la sua promozione e crescita futura.

L’inaugurazione si sviluppa su due giornate dense di eventi.

Sabato 27 gennaio, dalle 15.30, interventi di:

Irene Priolo, Sindaco di Calderara di Reno,

Roberto Alessi e Giuseppe Mariani, di Cronopios

Benedizione di don Marco Bonfiglioli, Parroco di Calderara di Reno

Proiezione del video “Tutto è sempre cominciato già prima” di Peter Zullo, un racconto per immagini della trasformazione di questo luogo, da scuola materna a Casa della Cultura

Reading “Vivere insieme” di David Riondino, omaggio a Italo Calvino, pensato e costruito per l’inaugurazione, con una selezione di testi tratti da “Città invisibili” e da “Cosmicomiche” a cura di Alessandro Castellari

“Michel Kichka. La seconda generazione” mostra a cura di Vincenza Maugeri e Caterina Quareni, in collaborazione con il Museo Ebraico di Bologna. Si tratta di una esposizione di tavole tratte dall’omonima graphic novel di Michel Kichka, figlio di un sopravvissuto alla Shoah, che racconta, attraverso il bianco e nero con un tratto netto e ironico, come l’esperienza si sia ripercossa su tutta la vita della sua famiglia. La mostra oltre a mettere in luce la vocazione del centro a diventare anche spazio espositivo, testimonia la prima collaborazione con un’importante istituzione di Bologna e interpreta il tema della memoria attraverso un linguaggio artistico dedicato ai più giovani.

Conclude la giornata il concerto “Musica per immagini” eseguito al pianoforte da Daniele Furlati, noto compositore allievo di Ennio Morricone e autore delle musiche dei film di Giorgio Diritti.

Rinfresco offerto da Matilde Ristorazione

Si prosegue poi domenica 28 gennaio

dalle 10 con la possibilità di visitare la mostra “Michel Kichka. La seconda generazione”, mostra a cura di Vincenza Maugeri e Caterina Quareni, in collaborazione con il Museo Ebraico di Bologna

dalle 15.30 “Le città invisibili” Live performance con ambientazione di musica elettronica a cura di Luca Leprotti e Nico Dalla Vecchia e le illustrazioni create in estemporanea da Roberto Ballestracci, proiettate sulle pareti della piazza coperta.

dalle 16 “Crea la tua città”, laboratorio artistico per bambini dai 4 anni e spazio costruzioni per i più piccoli a cura delle “dade” che lavorarono nella scuola materna comunale.

Nel pomeriggio sarà possibile godere della piazza coperta sorseggiando un tè.

La Casa della Cultura è dotata di grandi vetrate che, assieme agli arredi interni, la rendono una struttura moderna, composta da: una “piazza coperta” wifizone con un’emeroteca e una piccola biblioteca che contiene tutti i testi di Italo Calvino, angolo ristoro e spazi per la libera aggregazione, un Auditorium con 90 posti, una sala polivalente con postazioni internet, un’aula atelier/laboratori con un forno per la cottura della creta, una sala prove musicale insonorizzata con strumenti e attrezzature di base.

Per questo primo anno di attività sarà Cronopios, società bolognese specializzata nell’ideazione e realizzazione di progetti artistici e culturali, a sviluppare un progetto organizzativo e una programmazione per la vita futura del centro.

La nuova Casa della Cultura vuole essere un luogo della convivenza e dello stare insieme, un luogo di scambi, soprattutto di pensieri, emozioni e sentimenti, un sogno che nasce dal cuore della città, uno spazio per la fantasia, l’immaginazione e la percezione condivisa. In sintonia con queste premesse filosofiche generali, Cultura creativa e Cultura dei legami sono i due pilastri che reggono la struttura strategica del progetto.

In questo senso si è immaginata la Casa della Cultura come un “crocevia creativo e culturale”, uno spazio che attraverso un approccio multidisciplinare si apre a un ampio ventaglio di attività; incontri, eventi, performance, workshop, esposizioni, produzione di nuove forme d’espressione creativa e di promozione culturale condotte da autorevoli “voci” del mondo culturale, artistico, scientifico, imprenditoriale e dell’innovazione sociale.

La Casa della Cultura vuole essere una “casa, aperta e accogliente” nella quale sviluppare percorsi, progetti e attività attraverso il contributo e la partecipazione dei frequentatori, del pubblico, degli amministratori, dei cittadini, delle associazioni, delle imprese del territorio e di tutti coloro che vorranno contribuire alla definizione e alla crescita del centro.

In questo primo anno si procederà per fasi e la programmazione verrà scandita in quadrimestri d’attività:

gennaio-aprile: inaugurazione, impostazione dell’organizzazione e dei servizi del centro, ascolto e collaborazione con realtà del territorio e programmazione di attività culturali dedicate e ispirate a Italo Calvino;

maggio – agosto: intensificazione della programmazione culturale, sperimentazione di percorsi tematici, allargamento delle collaborazioni al contesto metropolitano, regionale e nazionale;

settembre – dicembre: organizzazione di un evento speciale e innovativo a coronamento del primo anno di attività.

 

Maggiori informazioni:

casadellacultura@comune.calderaradireno.bo.it

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