14 gennaio domenica ecologica in 10 Comuni dell’area metropolitana bolognese che aderiscono al Piano Aria regionale
Il 14 gennaio domenica ecologica a Bologna, Imola e in 8 comuni dell’area metropolitana. Come previsto dal Piano regionale e dalle ordinanze dei singoli Comuni, dalle 8.30 alle 18.30 di domenica, non potranno circolare i veicoli a benzina fino all’Euro 1, diesel fino all’Euro 3 e ciclomotori fino all’Euro 0.Le limitazioni interessano i centri abitati di Bologna, Imola, Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Granarolo dell’Emilia, Ozzano dell’Emilia, San Lazzaro di Savena e Zola Predosa.
La prossima domenica ecologica è prevista per il 4 febbraio.
Ricordiamo che il PAIR prevede lo stop ai mezzi più inquinanti da ottobre a marzo, dal lunedì al venerdì e nelle domeniche ecologiche fissate di norma la prima domenica del mese (il 3 dicembre la prossima). Sono esclusi dalle limitazioni tutti i veicoli elettrici, ibridi, a metano e GPL, o con almeno 3 persone a bordo (car pooling) e i veicoli in deroga che verranno specificati nelle ordinanze dei singoli Comuni.
Sul sito internet dedicato (www.cittametropolitana.bo.it/pianoaria) è consultabile la mappa interattiva del territorio metropolitano interessato alle limitazioni e tutte le informazioni utili per i cittadini (percorsi consentiti, parcheggi, fermate SFM…).
Prepariamoci all’estate fin d’ora! Convogliamo le emissioni degli impianti multipli di condizionamento in modo che che non aumentino il calore nelle strade e negli appartamenti, educhiamoci alla salvaguardia della salute rispettando l’ambiente ognuno nel suo “piccolo”…. che moltiplicato per tutti diventa “grande” !!! grazie dell’opportunità !!!
Liberiamo le strade dalle auto parcheggiate : SI COSTRUISCANO PARCHEGGI . Togliere i veicoli dalle strade significa rendere più veloci e più competitivi i mezzi pubblici ed inoltre, se vi fossero apposite aree di parcheggio non si passerebbero ore viaggiando a bassa velocità per cercare dove mettere l’auto quando si ritorna in città dal lavoro, dall’essere andati a trovare anziani parenti e, perché no, anche per essere andati fuori città ( è un reato ? )
Sig. Roberta Nuzzi, se si fanno due considerazioni, si scopre che, spesso, queste campagne anti inquinamento ed anti automobilistici sono pietose foglie di fico tese a coprire l’assoluta mancanza di qualsiasi reale piano di salubrità dell’aria . Andiamo per ordine . Alcuni anni fa, uno studio ingegneristico certificò che la vecchia 500 inquinava come 500 auto, allora, euro 3 . Osservi in giro e vedrà che ove si fanno scavi, riparazioni stradali e lavori analoghi operano camion con ancora la targa bianco-nera degli anni 70 se non prima . Detti veicoli, diesel, hanno una cilindrata che è, almeno, 10 volte quella della mitica 500, conseguentemente hanno una capacità inquinante, singolarmente, di 5.000 automobili euro 3 . Sempre dove si fanno opere di scavo, vi sono gruppi di compressione che, oltre al fracasso, inquinano più di uno di detti camion . E’ sufficiente che nell’ambito cittadino si facciano due riparazioni per tubazioni guaste o opere stradali con un paio di gruppi di compressione e quattro camion di cui sopra per avere la garanzia di un livello di inquinamento dell’aria pari a 30.000 veicoli euro 3 in perenne movimento . Aggiungiamoci che molti uffici pubblici ed istituzionali hanno ancora l’impianto di riscaldamento a gasolio e la frittata è fatta . Quindi prima di demonizzare i cittadini, doveroso limitare l’uso dei veicoli con motore a scoppio, si cerchi di togliere dalle strade e camion e gruppi di compressione tecnologicamente assurdi e di adeguare gli impianti di riscaldamento a degli standard più ecologici . Se a questo vi aggiungiamo che anche un’auto euro 6 è obbligata a viaggiare a passo d’uomo, con elevato consumo di combustibile ovvero più inquinanti nell’aria, per la semplice ragione che le strade, anche le più larghe, sono ridotte a stretti passaggi avendo trasformato le aree laterali in parcheggi con cui far cassa, dovrà convenire con me che le pubbliche amministrazioni debbano, prima di impedire la mobilità dei cittadini, fare la parte che loro compete : essere serie e corrette .