Sono trascorsi tredici anni dal disastro ferroviario di Crevalcore del 7 gennaio 2005 nel quale persero la vita 17 persone.
Per ricordare le vittime di quel 7 gennaio 2005 sono in programma diverse iniziative domani e dopodomani. Questo il programma:
Per ricordare le vittime di quel 7 gennaio 2005 sono in programma diverse iniziative domani e dopodomani. Questo il programma:
Sabato 6 gennaio
Alle ore 9 si terrà la “Maratona di Crevalcore – 7° Memorial 7 gennaio 2005”, con partenza dallo stadio comunale.
Domenica 7 gennaio
– alle ore 9.30 presso la Chiesa della “Beata Vergine dei poveri”, in Viale Italia a Crevalcore, celebrazione in suffragio delle Vittime ufficiata dall’Arcivescovo di Bologna Mons. Matteo Maria Zuppi
– alle 11 presso il Parco “7 gennaio 2005” alla Bolognina di Crevalcore, deposizione di fiori al Cippo dedicato alle vittime.
La Città metropolitana parteciperà con il Consigliere delegato Marco Monesi e il Gonfalone.
Tutte le iniziative hanno il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana di Bologna e Comune di Bologna.
Sino ad un anno prima ( 31 Dicembre 2003 ) facevo il pendolare su detta linea da Bologna a S. Felice sul Panaro o, in alternativa, Bologna-Camposanto . In 20 anni ne ho viste di tutti i colori : treni che si bloccavano in aperta campagna, convogli che arrivati in una stazione non riuscivano a ripartire, treni che a causa del gelo siberiano ( – 3° ) non potevano viaggiare ed altro ancora . Quella poi del freddo siberiano fu una comica da racconto surreale . Ecco gli avvenimenti : ore 19 alla stazione di S. Felice S.P. siamo in attesa del treno per Bologna che non arriva . Un ferroviere ci avvisa che il convoglio non potrà arrivare stante le avverse condizioni climatiche ( – 3°, niente bufere e niente vento ) . Ho la mia station wagon parcheggiata nel piazzale della stazione, mi serve per arrivare a Camposanto, e decido di fare il tassista . Carico quante più persone sia possibile ed inizio a dirigermi verso il capoluogo emiliano . Una signora la sbarco a Crevalcore, un paio a S. Giovanni in P., resta con me un australiano venuto in Italia per acquistare macchine da pasticcere, è il proprietario di una grossa pasticceria a Melbourne . Devo portarlo in stazione a Bologna . Tra le varie chiacchiere mi chiede .”Ma i servizi pubblici italiani funzionano a questa maniera ?” “Quando va bene è così, altrimenti è anche peggio” . Giunti nel piazzale della stazione di Bologna ci salutiamo e l’australiano mi invita, nel caso andassi in Australia, ad andare a trovarlo . La mia frase :”Quando va bene è così, altrimenti è anche peggio”, a seguito dello spaventoso incidente di Crevalcore di poco tempo dopo, ha avuto nella mia mente un ché di sinistra premonizione .