PISTOIA: Un appello ai Pediatri

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Gentilissimi Pediatri di libera scelta di Pistoia,
siamo un gruppo di genitori che rappresentano tutti i bambini della Montagna
Pistoiese che, come sicuramente già saprete, da maggio di quest’anno sono stati
privati, di fatto, di uno dei diritti fondamentali dell’individuo, quello alla salute.
Abbiamo deciso di fare un appello a voi e alla vostra sensibilità e fondamentalmente
di chiedervi AIUTO, perché noi e i nostri bambini stiamo vivendo una situazione
drammatica, dovuta alla sospensione del servizio pediatrico in una zona come la
Montagna Pistoiese, così ampia e così “lontana” dalla città.
La Asl ha percorso varie strade per cercare di risolvere questa problematica ma non
non è riuscita in tale intento e come soluzione, che per noi può essere solo
temporanea, ha invitato a segnare i bambini da 0 a 6 anni sotto un pediatra di libera
scelta di Pistoia, gli altri bambini presso un medico di famiglia della zona che tuttavia
non è certo uno specialista in pediatra.
Tutto questo è avvenuto per colpa dei “numeri”, perché ci sono “troppi pochi”
bambini in montagna. In realtà non è così, il numero conteggiato secondo la
normativa di riferimento non è quello dei bambini che sono presenti sul territorio,
ma di quelli non assegnati, ovvero che al momento non sono stati assegnati a
nessun pediatra. I bambini in montagna ci sono e non pochi, sono infatti circa 217
tra 0 e 5 anni e 487 tra 6 e 13 anni.
Ci rivolgiamo a voi perché meglio di chiunque altro conoscete l’importanza della
presenza territoriale del medico ed ancor più quella del pediatra, sia per la sua
tipologia di pazienti sia per il sostegno che offrite alla famiglia del paziente nel suo
insieme.
Purtroppo sembra che nessun pediatra voglia venire a lavorare in montagna e in
parte ne capiamo le ragioni. Sicuramente per un pediatra che abita in città è
disagevole percorrere la strada che porta nei nostri paesi e non ci sono vantaggi di
natura economica. Tuttavia, crediamo che si debba far appello ad altre priorità
ovvero ad un qualcosa di più profondo che ha a che fare con l’etica e con la
solidarietà fra esseri umani. Chiedere aiuto in un momento di grande difficoltà, come
quello che stiamo vivendo, ci appare un gesto non solo necessario ma anche
consapevole: da soli non ce la possiamo fare! Facciamo dunque richiamo al vostro
senso etico e civico ma soprattutto al senso di umanità che sicuramente vi
appartiene visto che avete scelto di esercitare un tipo di professione che si prende
cura dei più deboli, vulnerabili e indifesi. Ci piace pensare che questa volta non
vincerà la logica del profitto ma quella della fratellanza.
Con queste motivazioni, abbiamo pensato che ciascuno di voi potrebbe prestare una
piccola parte della sua attività lavorativa sul nostro territorio, tale da garantire una
buona copertura del servizio. Si tratterebbe di un impegno non gravoso, una volta
alla settimana oppure ogni 10 giorni questo dipende dal numero di adesioni.
Sappiamo che non siete tenuti a prendervi questo impegno, se lo farete sarà una
vostra scelta, una scelta che andrà ad arginare una falla del sistema, a garantire a
tanti bambini un diritto irrinunciabile, quello alla salute, sarà un “aiuto” ad altri
pistoiesi che “sono cittadini ma non di città”.
Vi chiediamo quindi di aderire a questo progetto che sicuramente permetterà anche
a voi di fare una nuova esperienza e di conoscere meglio la realtà della Montagna
Pistoiese, che in fin dei conti è anche “la vostra montagna”.

Una Montagna Pistoiese di Bambini

San Marcello Pistoiese, 19/10/2021

 

Ho pubblicato questo appello per vari motivi. Innanzi tutto perchè quando si toccano i problemi relativi alla Sanità, specie se pubblica, sono molto sensibile, inoltre perchè so che tanti problemi della Montagna pistoiese sono in comune con la zona del nostro Alto Reno. Ed infine desidero fare il possibile e quindi aggiungere anche la nostra voce per aiutare i lettori di Reno News della vicina Toscana.

M.B.

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Un commento

  1. Questa lettera denota l’abisso che vi è tra il mondo politico-amministrativo e le esigenze dei cittadini. Agevolare la presenza di un pediatra in montagna garantendo uno stipendio maggiorato per il disagio e una sede gratuita, dato il numero di case ed abitazioni sfitte o non abitate, è un gravame economico insopportabile per le finanze italiane ? Qui si vede, e chiaramente, che gli interessi, anche economici, del potere non collimano con le esigenze di vita dei sudditi.

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