Un millennio. Un tempo incredibile, anche soltanto a dirlo. Ma Lustrola esiste da molto più tempo. Un piccolo, delizioso, borgo ben celato nel cuore dell’Appennino Emiliano. Un borgo di quelli ormai rari, che suscitano emozioni altrettanto rare. Tanti sono stati gli eventi e le iniziative, nel pieno rispetto delle norme anti Covid, che si sono svolti a Lustrola per festeggiare un compleanno così importante. Feste che hanno visto la numerosa partecipazione, non solo dei lustrolesi, ma anche di tutte quelle persone desiderose di fuggire dalla frenesia, dallo stress e dalle meschine invidie che ormai sembrano dominare la vita di tutti i giorni (ma non dovevamo uscirne migliori? Mah…) al fine di prendersi una meritata pausa in questo luogo, che sembra essere scaturito dalla fervida mente di un narratore di mondi fantastici e incantati, dove qualsiasi accenno di ansia e preoccupazione lascia spazio a un senso di serenità tanto piacevole quanto agognato.

Non ho mai fatto mistero alcuno di quanto mi piaccia esplorare l’Appennino e tutti i luoghi sorprendenti che nasconde ed offre, spesso e volentieri senza l’ausilio di alcun mezzo di trasporto, seguendo la ferma convinzione personale che questi luoghi siano meglio apprezzati raggiungendoli pian piano e percorrendo la natura che li circonda.

Come in altre occasioni, anche Lustrola è stata una sopresa bellissima, regalatami da una persona alla quale sono molto legato. Una persona che ben mi conosce e conosce la mia passione per simili parentesi di armonia e tradizione, invitandomi nel borgo presso il quale lei stessa sente una solida sensazione di casa. Lustrola appare in tutto il suo splendore, ad ogni angolo che offre, anche quello che all’apparenza può sembrare insignificante, mentre così non è. Il borgo sale e scende per viuzze strette e sempre diverse, mentre antiche abitazioni si ergono su entrambi i lati, fieramente costruite dalla pietra che non fatica a reggere gli anni che passano. Piacevole è anche, passeggiando lentamente per godersi ogni dettaglio, osservare i momenti di vita quotidiana dei lustrolesi e tutti i dettagli che caratterizzano il luogo, suggerendo semplicità e voglia di comunità. Un luogo dove ovviamente tutti si conoscono e si salutano con un sorriso: non esiste diffidenza né sospetto e non vi è traccia di invidie insulse, come quella per l’erba più verde nel prato del vicino.

Trasudando storia e rappresentando uno stile di architettura ben ragionato, minuzioso e resistente alle intemperie, ma in perfetta armonia e nel pieno rispetto della natura che lo circonda, sembrando esistere da sempre nel bel mezzo di essa, Lustrola potrebbe quasi sembrare come un luogo lontano da una realtà sempre più incomprensibile. Un posto dove la ragione e il dialogo prevalgono e dove non sembrano affatto l’eccezione, bensì la regola.

E’ piacevole perdersi nel leggere i nomi delle tante contrade, o passare sotto alla “volta” o ancora fermarsi a rimirare il bellissimo Cristo del balchio, subito dopo aver ammirato l’affascinante chiesa dedicata a San Lorenzo. Tante piccole, grandi cose che fanno di Lustrola un borgo dall’identità ancora forte ed unica, dove le fotografie rappresentano solo in minima parte le emozioni che salgono nel cuore, mentre si vive un luogo ricco di storia e storie.

Un millennio che non sembra tale, dal momento che Lustrola è ancora fiorente, ma si tratta anche di un’età invidiabile che davvero pochi borghi di questo tipo possono vantare di avere, pertanto una sosta a Lustrola credo sia necessaria, per fermarsi ad ascoltare quelle memorie che gli edifici, il vento e le persone raccontano ancora con entusiasmo, così com’è necessaria una sosta presso l’associazione Cà Nostra, impegnata in tutto ciò che riguarda la promozione della cultura del borgo.

Tra concerti, cene, visite guidate ed una bellissima mostra di acquerelli realizzati dall’artista Bill Homes, Lustrola ha spento mille candeline e si prepara a viverne altrettante, senza mai  perdere il potere di serenità che la contraddistingue e preparandosi a conquistare tante altri viaggiatori, turisti e appassionati del territorio.

Non mancate di visitare il sito ufficiale: www.lustrola.it

 

Foto di Fabrizio Carollo

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