La S.P. 632, ovvero l’Antica Traversa di Pracchia è da oltre due anni interrotta al Km. 2 con l’alternativa del senso unico alternato, un disagio di non poco conto considerato che oltretutto, transitano di continuo mezzi ultra pesanti, e più volte segnalato da tanti cittadini che percorrono quel tratto di strada.
Finalmente da poche settimane la Città Metropolitana ha iniziato i lavori di ripristino per restituire ai cittadini, dopo una lunga attesa, il traffico regolare nei due sensi di circolazione, anche se in questo periodo di lavori si poteva passare ugualmente con segnale semaforico. Ma solo fino a pochi giorni fa quando è stata chiusa completamente, per cui i cittadini che vengono da Pracchia devono salire da Randaragna, passare per Granaglione e arrivare a Ponte della Venturina, mentre chi viene da Porretta-Ponte della Venturina deve salire per Granaglione e scendere da Randaragna.
Il percorso, seppur paesaggistico e bello da ammirare, ha la durata di un’ora e chi manda un figlio piccolo in prima elementare a scuola da Molino del Pallone a Ponte della Venturina, preferisce non svegliarlo alle 6.30 per essere pronto per lo scuolabus alle 7:00, ma desidera portare suo figlio in orario più accettabile, fino al confine opposto dell’interruzione stradale del Km 2 e affidarlo al nonno (a piedi) che amorevolmente lo accompagna a scuola in un tempo che è la metà impiegata dallo scuolabus che deve fare il giro per accogliere altri bambini.
Cosa ci sarebbe di male in tutto questo se non un eccesso di zelo ingiustificato da parte delle autorità che multano il nonno?
Fatta questa doverosa premessa, pubblichiamo la lettera di un cittadino amareggiato per l’accaduto:
“Con la presente sono a segnalare un increscioso avvenimento accaduto nella mattinata del 20.04.2021.
Sono un residente della frazione di Molino del Pallone, comune di Alto Reno Terme, tale borgata, insieme a tutte quelle poste lungo la S.P. 632, vive attualmente un momento di grande disagio per tutti i cittadini a causa dei lavori che interessano la Traversa di Pracchia S.P. 632 che con disposizione da parte del Dirigente del Servizio Progettazione Costruzioni e Manutenzione Strade Ing. Martelli del 31.03.2021 prot. 19043 è chiusa al traffico dal km. 1+900 al km. 2+000.
Per poter far partecipare il proprio figlio di soli 6 anni alle lezioni scolastiche che si svolgono nel plesso di Ponte della Venturina questa mattina mi reco in auto fino all’area del cantiere (km. 2.000) e transitando a piedi con il proprio figlio in braccio, fuori e a margine dall’area di cantiere, per ovvi motivi di sicurezza, lo porto dall’altro lato del cantiere (km. 1+900) dove aspetta con un’altra auto il nonno, che risiede dall’altro lato del cantiere, per accompagnarlo a scuola.
Il nonno fatto salire il bambino in auto veniva poi fermato dalla pattuglia dei Carabinieri di Sambuca Pistoiese nei pressi della “Casa Cantoniera” posta circa al km 0+500 e multato col verbale n. 129913833 con la seguente motivazione: “conducente del veicolo sopra indicato in centro abitato non rispettava il divieto di transito posto su un cantiere imposto dalla segnaletica stradale verticale”.
E’ vero che la strada risulta chiusa circa al km 0+500, ma è altrettanto vero che in tal punto non è presente nessun cantiere essendo lo stesso posto circa 1,4 km a monte, cantiere non transitato in auto, ed è altrettanto vero che la chiusura della strada è stata messa in quel punto in modo totalmente arbitrario (forse per facilitare le manovre dei mezzi pesanti) da parte della ditta esecutrice delle opere.
E’ poi doveroso ribadire come sia l’amministrazione di Alto Reno Terme sia il personale della Città Metropolitana di Bologna sia il personale del cantiere fossero a conoscenza della problematica che i cittadini posti a monte del cantiere sono costretti a subire e infatti la strada, pur essendo chiusa con una recinzione è stata resa “praticabile” non rendendo la chiusura fissa: una sezione della recinzione di larghezza pari a circa 3,00 metri è lasciata libera di aprirsi proprio per far transitare le auto fino all’area di cantiere permettendo così di fare la “spola” tra i due lati del cantiere (ci sono cittadini a quanto mi risulta che per esempio lasciano una seconda auto parcheggiata nei pressi del cantiere al km. 1+900 e si recano alla loro abitazione con un altro veicolo percorrendo così a piedi poche centinai di metri).
Ora da cittadino sono a porgere le seguenti domande e osservazioni:
- Come si può multare un nonno che accompagna il nipote a scuola dicendo che non rispetta il divieto di transito nel cantiere quando il cantiere si trova a oltre 1400 metri dall’accaduto?
- Come si può multare un cittadino che apre una recinzione posta lungo una strada provinciale quando questa recinzione non rispetta quando disposto dall’ente gestore della strada? (è posizionata 1400 metri prima rispetto a quanto disposto nell’ordinanza sopra richiamata)
- Come dovrei comportarmi io genitore che abito ancora in una frazione montana deficitaria di molti servizi davanti alla necessità/obbligo/dovere di far frequentare la scuola al proprio figlio? Mi preme precisare che il servizio di Scuolabus offerto dal Comune impiega oltre un’ora ad andare e altrettanto a tornare, e ciò non è di fatto un servizio usufruibile considerando che il bambino ha solo 6 anni, paradossalmente impiegherebbe meno tempo se dovesse frequentare una scuola a Pistoia!
- Sul sito istituzionale carabinieri.it trovo la seguente dicitura: “…”Possiamo aiutarvi” ad affrontare e risolvere i piccoli problemi di tutti i giorni “…” nella vicenda sopra descritta dov’è stato l’aiuto dato dall’Arma ad una famiglia che deve portare il figlio a scuola?
Sinceramente, da un punto di vista personale e morale, vivo l’accaduto come una grave vessazione e accanimento verso la cittadinanza che ancora resiste a vivere in questa parte del territorio e non lo abbandona nonostante le mille difficoltà, pongo pertanto l’ultima domanda:
E’ mai possibile che costituisca un reato da sanzionare chiedere la disponibilità ad un nonno di accompagnare il proprio figlio a scuola aprendo il cancello di una rete lasciato appositamente libero di aprirsi?
Aspettando una risposta da chi di dovere, porgo cordiali saluti”
(Lettera firmata)