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ALTO RENO TERME: Il parroco si appresta a lasciare Porretta

I sacerdoti del Vicariato dell’Alto Reno

Un mese fa con una lettera l’Arcivescovo Matteo Maria Zuppi, Cardinale di Bologna, ha informato i fedeli di Porretta Terme che  il loro parroco Don Lino Civerra il 1 settembre avrebbe lasciato il suo incarico per trasferirsi a S.Giovanni in Persiceto. Al suo posto sarebbe arrivato da Loiano il nuovo sacerdote Don Enrico Peri.

Il 1 settembre non è successo niente, perchè le date sono state cambiate per entrambi: Don Lino saluterà i suoi cari parrocchiani alla Messa delle 11 del 4 ottobre ed entrerà a S.Giovanni in Persiceto con la medesima celebrazione alle ore 9 di domenica 11 ottobre.

Il nuovo parroco prenderà il possesso venerdì 16 ottobre con la Messa delle ore 20 e sarà presente l’ Arcivescovo.

Manca quindi un mese al “cambio” e Don Lino si appresta a “fare la valigia”.

– Così scriveva S Paolo il suo saluto alla comunita’ di Efeso:”Ecco io vi affido a Dio e alla parola che annunzia il suo amore. Egli ha il potere di farvi crescere nella fede, e di dare a voi quanto ha promesso a quelli che gli appartengono”. L’Apostolo ricordava nello stesso brano le cose fatte per la comunità. – queste le prime parole che ci ha confidato Don Lino a commento del passaggio – E questo dico anche io, in procinto di salutarvi, per passare alla comunità di San Giovanni in Persiceto

 

Ricordi positivi e negativi che affiorano in questo momento ?

Mi rivolgo ai miei parrocchiani e dico:  tre cose, sia in positivo che in negativo.
Positivo: primo la vostra affabilità e pazienza, mi sono trovato bene in mezzo a voi e spero questo sia reciproco. Poi la preghiera condivisa, le SS Eucarestia, la comunione col Signore anima della nostra vita cristiana. Poi la presenza dei miei confratelli preti, la collaborazione e, la stima reciproca, l’amicizia del nostro caro don Bruno, le persone delle parrocchie del nostro bel vicariato.
Le tre negative: i miei peccati di orgoglio e presunzione, i giudizi affrettati e alle volte aver dovuto prendere decisioni dolorose per alcuni. Poi l’aver trascurato le persone, preso dalle chiese cadenti, dai muri da rifare, dalle riunioni amministrative, gli avvocati e le cause, i dipendenti, le prescrizioni legali, e tutte le faccende di questo mondo.

Sono  cominciati i saluti ?
Tante persone in questi giorni mi manifestano un affetto inaspettato (e qualcuno giustamente sarà anche contento che io parta…): vorrei che questo affetto lo sentissimo tanto anche per Gesu’, il nostro Salvatore, per la Vergine nostra Madre Celeste, per i Santi gli amici del cielo. Comunque sono contento che ci siamo voluti bene e vi chiedo che questo affetto e la vostra disponibilita’ ora le darete a Don Enrico, che arriverà presto in mezzo a voi. Vi chiedo di ricordarvi dei poveri e di essere attenti alle nuove povertà che questo Covid porterà in mezzo a voi. Vi ringrazio tutti di cuore.

Non mancherà qualcuno che vorrà fare un regalo affinchè si ricordi di chi ha lasciato in Appennino

– A chi vorrà farmi un regalo  chiedo un’offerta per il lavoro del Sagrato (mancano ancora 25.000,00 su di un totale di 150.000 euro).
Questa offerta si può dare: presso la Segreteria parrocchiale, il mercatino della chiesa dei frati, oppure la Casa della Calza.

 

Le foto ci sono state concesse da Don Lino “Sono fatte in mezzo ai miei amici”, ci ha detto, e segnano alcune tappe della sua vita di sacerdote.

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