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Le nostre interviste : Graziano Uliani

Wee Willy Walker e Anthony Paul Soul Orchestra – foto Grandi

Da alcuni giorni è calato il sipario sulla 32a edizione del Porretta Soul Festival, ma si sente ancora sia in piazza che nelle strette viuzze della località termale l’eco dei blues e degli applausi. Troviamo Graziano Uliani, l’ideatore ed il patron di questa kermesse, seduto al tavolino di un bar nel centro del paese. Ha il sorriso di chi ha raggiunto un altro successo. Ha l’espressione pacata di chi ora può permettersi una serena pausa dopo un impegnativo ma gratificante lavoro. Chiacchiera con gli amici-collaboratori di sempre, riceve e ricambia il saluto di quasi tutti quelli che gli passano accanto.

Graziano Uliani consegna il Sweet Souk Music Award a Sergio Mancinelli, voce storica della RAI – foto di Giorgio Barbato

 

– La 32° edizione del Soul Festival è in archivio da alcuni giorni, il bilancio è ampiamente  positivo come testimoniano le oltre 30 .000 presenze, ma sicuramente c’è stata qualche sorpresa, qualche esibizione che ha saputo scaldare il pubblico al di là delle tue aspettative

– La vera rivelazione è stato Leon Beal con Sax Gordon. Debbo confessare che li conoscevo ma non benissimo e quindi la sorpresa è stata ancora più grande. Hanno fatto il rhythm and blues che piace a me e che il pubblico ha gradito in modo eccezionale.

 

– Anche le voci femminili hanno riscontrato il favore dei presenti

– Direi due in particolare Annika Chambers, che per tre volte si è visto assegnare  il Blues Awards, e Weendy Moten

Wendy Mooten –  foto di Graziano Uliani

 

– Il Porretta Soul Festival si è allargato in questi ultimi anni. Le esibizioni sono state fatte anche al mattino in piazze più piccole e in altri centri.

– I nostri ospiti si sono dimostrati subito disponibili e così abbiamo organizzato concerti anche alle 11 di mattina che hanno visto una numerosa partecipazione di spettatori. Debbo ringraziare un artista quale il peruviano Curtis Salgado che ha accettato col sorriso la nostra proposta, mentre ho capito che altri, specie italiani, non l’avrebbero gradita. Abbiamo portato il Festival in altri posti, sempre con ottimi riscontri e ringrazio che chi collaborato, ma penso che non ci allargheremo ulteriormente perchè altrimenti perderebbe una delle sue caratteristiche. 

Anthony Paul Soul Orchestra –  Foto di Gianni Grandi

 

– E’ andata in porto, come detto, con grande successo la 32° edizione. Un grande traguardo reso possibile dalla grande passione e forte determinazione di Graziano Uliani, quando e come ebbe inizio ?

– Innanzitutto ci tengo a precisare che se siamo arrivati a questo punto il merito non è solo mio ma di un gruppo di persone. Io non ci sarei riuscito senza i miei fidati collaboratori che si occupano dei vari settori e senza i volontari che nel corso del festival sono tutti preziosissimi. La scintilla scoccò il 21 dicembre del 1986. Ero a Zurigo dove era in programma un concerto di Salomon Burke, riuscii ad avvicinarlo e gli dissi che avevo fondato un Club di suoi fan. Ma non era vero ! Durante l’esibizione mi vide e mi chiamò sul palco presentandomi come il presidente di un suo Club. A quel punto non potevo fare altro che crearlo veramente, cosa che feci. E  in seguito, sfruttando varie amicizie, tra cui Gianni Minà e Gianni Del Savio, lo feci sapere un po’ a tutti anche tramite pubblicazioni come il quindicinale “Soul News” . Sull’onda di questo nacque l’idea del Soul Festival.

 

Tony Wilson, the Young James Brown in una delle sue divertenti evoluzioni –

Foto di Luciano Morotti

 

– Questo appuntamento annuale ha avuto una vasta eco anche negli Usa, patria del Soul, qual è il motivo ?

– Ritengo che sia dovuta al fatto che sull’Appennino siano venuti artisti famosi ma anche altri poco conosciuti e che si sono svelati del tutto proprio da noi. Dopo le esibizioni da noi hanno ottenuto l’ambito successo.  E aggiungo una nota importante: tutti quelli che sono venuti chiedono di essere nuovamente invitati e quindi negli USA ci fanno buona pubblicità.

 

– Ci sono già progetti per la 33a edizione ?

– Per carità, neanche pensati. Abbiamo spento tutte le luci e smontato i palchi da poche ore….Per ora tutti a riposo , poi vedremo…

 

 

 

 

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