Articolo e foto di Pasqualina Tedesco
E’ stata una cerimonia sobria e sentita quella di stamattina svoltasi in Alto Reno Terme per dedicare un cippo con targa dedicata dall’amministrazione di Alto Reno Terme in ricordo dei Martiri delle Foibe.
Le foibe dal punto di vista geografico sono delle grandi caverne verticali tipiche della regione carsica del Friuli Venezia Giulia e dell’Istria, ma col passare degli anni dalla seconda guerra mondiale questa parola si collega ormai ad un massacro dimenticato per circa cinquant’anni ai danni di migliaia di italiani.
Si svolse negli anni dal 1943 al 1947 da parte dei partigiani jugoslavi di Tito e affonda le radici nella secolare contesa dei territori del nord-est e precisamente quelli dell’Adriatico Orientale. Ciò che seguì la contesa fu un’ondata di brutalità violenta e assurda che ancora oggi si fa fatica a giustificare, perché nelle foibe non furono gettati solo gli avversari politici, ma anche civili come donne, bambini e anziani, oltre a tutti quelli deportati nei campi sloveni e croati.
Centinaia furono i luoghi delle foibe dove si perpetrarono gli eccidi, la più emblematica è quella di Basovizza, un enorme “inghiottitoio” di vite umane, dichiarata monumento nazionale nel 1992 dal Presidente Oscar Luigi Scalfaro. Il massacro delle foibe iniziò a cessare solo a partire dal 10 febbraio 1947, quando la Jugoslavia riottenne le province di Fiume, Zara, Pola e di altri territori grazie al trattato di Parigi. L’Italia riuscì ad assumere pienamente il controllo di Trieste solo nell’ottobre 1954, vedendosi obbligata a lasciare l’Istria nelle mani della Jugoslavia.
Quello dei numeri, come tutti i massacri e gli eccidi di massa non è certo, ma secondo le ultime stime furono dai cinquemila agli undicimila.
L’Italia, quale stato democratico, ha voluto istituire, con una legge, la n. 92 del 30 marzo 2004, approvata dal Parlamento dopo un iter legislativo lungo e farraginoso iniziato nel 1995, il “Giorno del Ricordo” “al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra……” come recita lo stesso contenuto della legge.
Oggi è il Giorno del Ricordo su tutto il territorio nazionale e il Comune di Alto Reno Terme ha dedicato un cippo con targa nella Piazza dei Martiri delle Foibe adiacente alle Terme, inaugurata dalla precedente amministrazione e dove oggi è stata deposta una corona per tutte le vittime.
Mancava questo Cippo per non dimenticare e rinnovare la memoria a chiunque si trovi passando e alle nuove generazioni, qualcosa che ancora dopo tanti anni dalla sua fine, colpisce profondamente affinchè tutto questo non accada mai più e che la giornata del ricordo sia per tutte le vittime di ogni etnia, riprendendo le parole di Roberto Matatia nella recente presentazione del suo libro.
L’ha espresso nel suo discorso il Sindaco Giuseppe Nanni alla presenza della Vice-Sindaco Elena Gaggioli, dell’Assessore Marcello Labanti che ha curato il suddetto lavoro e del consigliere Andrea Gaggioli. Erano presenti anche i Consiglieri di minoranza Marta Evangelisti e Alberto Zolli, nonché i consiglieri regionali Michele Facci e Igor Taruffi. La Polizia Municipale di Alto Reno Terme e l’Associazione Nazionale Carabinieri ha curato l’organizzazione.