Non è mai facile parlare di una persona quando ci lascia, ma ricordare Bruno Gaggioli è doveroso per ciò che la sua persona rappresentava a Biagioni e nella montagna di Granaglione.
Lui era un uomo semplice come tanti, ma ricco di memoria storica e ricordava a tutti ciò che era Casa Banditelli, una delle borgate spopolate dagli anni’60 e di conseguenza diroccata per condizioni naturali e quindi difficilmente vivibili.
Non perdeva occasione per raccontare la sua infanzia e la sua gioventù anche nel periodo del secondo conflitto mondiale. Non perdeva occasione per essere presente agli eventi e alle manifestazioni del territorio, perché voleva confermare ogni volta la sua appartenenza alla comunità granaglionese ed essere solidale e collaborativo con chi organizzava qualunque cosa che ravvivasse la montagna spopolata.
A Biagioni, la sua casa che si affaccia sul fiume Reno, gli dava quella pace e quella serenità che un altro centro abitato non gli poteva dare e come un bambino più volte si fermava a guardare i nuovi modelli dei treni colorati che sfrecciano ora sulla Ferrovia Porrettana, ricordando quelli di una volta più scuri, più lenti e più rumorosi.
Da Bruno abbiamo imparato che i bambini da Casa Banditelli andavano alla scuola elementare della Casina a piedi col freddo e col gelo e oltretutto senza lamentarsi, perché la voglia di imparare era più forte delle condizioni proibitive della montagna. Da Bruno abbiamo imparato come nasceva una storia d’amore tra questi monti quando si incrociavano gli sguardi fra ragazzi e ragazze durante la messa domenicale…..cose che non potranno mai essere sostituiti dai messaggi odierni su whatsapp e su facebook.
Da Bruno abbiamo imparato l’attesa e i preparativi per le feste religiose, momento sano di fede e di convivialità con parenti ed amici.
Da Bruno abbiamo imparato a conocere le fatiche delle famiglie in montagna, soprattutto delle donne che nel passato durante tanti mesi dell’anno dovevano badare ai figli, all’orto, agli animali in quanto gli uomini andavano a fare i carbonai fuori regione.
E da Bruno abbiamo imparato cosa era la solidarietà fra gli abitanti, ormai “scomparsa” come Casa Banditelli.
Ci mancherai Bruno per la tua semplicità di uomo montanaro, per il tuo sorriso, per la tua amicizia.
E mancherai alla tua Biagioni e alla tua montagna che amavi tanto.
Ti saluteremo domani alle 14.15 nella Chiesa dei Frati Cappuccini a Porretta Terme.
Pasqualina Tedesco
Presidente Associazione Culturale Olivacci e Dintorni