Si svolgerà dal 3 al 9 dicembre la diciassettesima edizione del Festival del cinema di Porretta Terme. Ma già la settimana precedente ci saranno due importanti occasioni cinematografiche, in avvicinamento al Festival, che chiameremmo il festival diffuso, in quanto il Festival è sempre più, infatti, una manifestazione che coinvolge il territorio portando il grande cinema in diverse località dell’Appennino.
Fra gli appuntamenti più importanti del nostro Appennino, lo storico Festival di musica Soul e R&B “Porretta Soul”, che viene raccontato magistralmente nel film A SOUL JOURNEY Ritratti intimi delle leggende del Porretta Soul Festival di Marco Della Fonte, in anteprima per il Festival del Cinema di Porretta venerdì 30 novembre alle ore 21 al Cinema Nuovo di Vergato.
È questa un’attesissima anteprima, alla presenza del regista Marco Della Fonte, Graziano Uliani, fondatore e direttore artistico di Porretta Soul Festival e Rick Hutton in veste di presentatore della serata.
Ogni anno, negli ultimi 30 anni, alcune delle più grandi “leggende” di Soul e R&B si sono esibite al Porretta Soul, il festival più prestigioso in Europa per questa musica. “A Soul Journey – Ritratti intimi delle leggende del Porretta Soul Festival ” è un film che racconta alcuni aspetti della vita intricata e delicata di questi artisti, e in particolare, i loro percorsi artistici, umani ed emotivi da esibirsi in un villaggio così piccolo “perso” nelle montagne italiane. Guardiamo gli aspetti umani, i contrasti e i paradossi di questi due mondi molto diversi. Da un lato, “stelle” che si sono esibite migliaia di volte in ogni angolo del mondo e, dall’altro, un piccolo paese sugli Appennini, tra Bologna e Firenze, famoso per le sue acque termali, che ottiene una “seconda vita” ogni estate quando amanti del Soul e R&B arrivano da varie parti in Europa e in Italia per assistere di nuovo a un miracolo musicale.
“Sono sempre stato appassionato di Soul e R&B – afferma il regista Marco Della Fonte – e da tempo sognavo di realizzare un film sulle “leggende” del Porretta Soul Festival. Mi piaceva creare una serie di “ritratti” degli artisti, approfondendo soprattutto l’aspetto umano, per mettere in risalto la fusione di due mondi distanti tra loro: da un lato il paese di Porretta, con la sua meravigliosa accoglienza, e dall’altra le storiche celebrità del Soul di Memphis, che ritornano ad essere “re” e “regine”, anche solo per una notte. Dunque l’incontro umano ed emozionante in cui si esalta la bellezza della vita, per quello che semplicemente è, tutto raccontato con il ritmo di un film musicale. “
Da parte sua il patron, anima del Porretta Soul, Graziano Uliani, “Storie crude, drammatiche, a volte anche divertenti, spesso lontane dal nostro immaginario. Gli artisti hanno raccontato a Marco Della Fonte quello che a me non avevano mai avuto il coraggio di confidare. Questa la forza del film che non è solo la genesi del Porretta Soul ma anche la storia della musica soul.”
FESTIVAL DIFFUSO – Il Festival del cinema di Porretta abbraccia l’Appennino. Due gli assaggi al festival a pochi giorni dall’inizio.
Il primo in ordine di tempo, sarà giovedì 29 novembre a Porretta con un evento in collaborazione con la comunità locale maghrebina. Si tratta di “My Name is Adil”, sostenuto da Gabriele Salvatore, è un film a budget zero e prodotto in modo indipendente, girato tra la campagna marocchina e Milano.
Il film racconta la storia vera di Adil, un bambino che vive nella campagna del Marocco con la madre, i fratelli e il nonno capo-famiglia. È un mondo povero, dove fin da piccoli si lavora per ore nei pascoli, gli adulti possono essere rudi e studiare è un privilegio per pochi. Adil sa che restare in Marocco significa avere un destino segnato, quello dei giovani pastori invecchiati precocemente che vede intorno a sé. Stanco delle angherie dello zio e del ristretto orizzonte che si vede davanti, il ragazzino a 13 anni decide di raggiungere il padre, El Mati, emigrato da anni in Italia per lavorare e mantenere la famiglia. Andarsene, però, è anche una frattura, una separazione dolorosa dalla propria storia, dai propri affetti e dalla comunità.
AL termine del Festival, poi, gli eventi diffusi si concluderanno il 15 dicembre con il film “L’uomo delle stelle” di Giuseppe Tornatore, in versione restaurata e che sarà possibile vedere solamente per un giorno al cinema La Pergola di Vidiciatico che riaprirà eccezionalmente le porte solo per questa serata.
Gli appuntamenti del 29 e 30 novembre, come quello del 15 dicembre, sono a ingresso gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Per informazioni e aggiornamenti sul programma disponibili su facebook https://laboratoriodelleparole.us16.list-manage.com/track/click?u=1fce156c3b5ae8ff6a0dd3a27&id=4c105488e3&e=74a96affad e al sito www.porrettacinema.com.
Il Festival è realizzato in collaborazione con la Fondazione Cineteca di Bologna e Rete degli Spettatori, grazie al contributo di MIBACT, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, direzione generale cinema, Regione Emilia Romagna, Comune di Alto Reno Terme e grazie al contributo di (riportati in ordine alfabetico): Banca di Credito Cooperativo Felsinea, Coop Reno, Helvetia Spa&Beauty, Philips Saeco, Piquadro, Scatolificio Montagna Pistoiese, TIGOTA’.
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Associazione Porretta Cinema e il Festival del Cinema di Porretta Terme
L’associazione Porretta Cinema nasce senza scopo di lucro con l’obiettivo di allargare l’offerta culturale del proprio territorio e proseguire l’esperienza del Festival del Cinema di Porretta Terme. L’operato dell’associazione si inserisce idealmente nel solco della tradizione della Mostra del Cinema Libero di Porretta Terme che durante gli anni ’60 costituì uno dei più importanti antifestival italiani e senza censure proiettò in anteprima La classe operaia va in paradiso e Ultimo Tango a Parigi.
In 10 anni il Festival del Cinema di Porretta Terme ha portato in provincia di Bologna due premi Oscar e alcuni dei più prestigiosi nomi della cinematografia nazionale e internazionale, come Mario Monicelli, Ken Loach, Constantin Costa Gavras o Marco Bellocchio. Il Festival ha così contribuito alla ricchezza del territorio dell’Alta Valle del Reno e alla sua vivacità culturale, offrendo la possibilità di approfondire la conoscenza di autori universalmente riconosciuti, anche attraverso l’incontro diretto con il regista, in un contesto piacevole e informale.