Sottoscritto oggi pomeriggio al MISE l’accordo che conferma il passaggio di tutti i 184 lavoratori dell’azienda Demm in amministrazione straordinaria dal 2015 alla nuova società.
A tal proposito il Consigliere metropolitano con delega allo Sviluppo economico e alle Politiche per l’Appennino Massimo Gnudi dichiara:
“Lo sforzo di questi ultimi anni è stato importante, la situazione che ha portato Demm a vivere una delle più importanti crisi che ha colpito il nostro Appennino si è protratta colpendo duramente i lavoratori e le loro famiglie. Auspico che l’Accordo di oggi sia l’inizio di una nuova fase per il rilancio di Demm. L’Appennino ha bisogno dì realtà forti e vive che garantiscano certezze e stabilità e l’auspicio è che l’investitore industriale che ha deciso di puntare su Demm sia in grado di dare prospettive serie e attuare un piano industriale credibile. Le Istituzioni sono presenti e, come fatto in questi anni, daranno tutto il supporto e l’accompagnamento possibile per l’avvio della fase di rilancio.
Anche la vice sindaco con delega alle Attività produttive del Comune di Alto Reno Terme Elena Gaggioli esprime soddisfazione e sollievo: “Un esito che non era scontato e che ha visto un impegno molto forte di tutte le istituzioni. Alla vertenza Demm abbiamo sempre dedicato – insieme al sindaco Nanni – attenzione e lavoro, consapevoli dell’importanza di questo sito produttivo. Oggi siamo felici di essere riusciti – di concerto con le istituzioni e le organizzazioni sindacali – a salvaguardare tutti le lavoratrici e i lavoratori coinvolti. Il ringraziamento più grande va a loro, che con senso di appartenenza e spirito di sacrificio hanno sorretto l’azienda in questi anni difficili e si sono accollati i sacrifici necessari a raggiungere l’accordo. Il nostro compito non è tuttavia terminato: se le assemblee aziendali ratificheranno l’accordo ci aspetta un importante lavoro di controllo rispetto al piano industriale e agli investimenti dello stabilimento, necessari a mettere definitivamente in sicurezza l’azienda e gli operai”.