ALTO RENO TERME: A Castello Manservisi presentazione del libro “Parole dipinte – Covili “

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UN LIBRO RACCONTA IL PITTORE GINO COVILI

C’è un Gino Covili conosciuto e ammirato, ed è quello dei quadri famosi che lo collocano tra i più importanti artisti del Novecento  italiano, e c’è un Covili diverso da conoscere, il Covili nelle parole di Maurizio Malavolta.

Sabato 16 giugno dalle ore 17 al Castello Manservisi a Castelluccio di Porretta Terme la presentazione del libro “Parole dipinte”, le cose dette e quelle solo capite tra Gino e Vladimiro. L’autore dialoga con Vladimiro Covili figlio del pittore Gino Covili nel centenario della sua nascita.

Nell’ambito della mostra mostra-evento dell’Alto Reno nel bolognese dal titolo: “COVILI, VISIONARIO RESISTENTE”, aperta fino al 15 agosto per le celebrazioni del centenario della nascita del pittore scomparso nel 2005 nel suo paese natale, Pavullo nel Frignano (Modena), sabato 16 giugno dalle ore 17 al Castello Manservisi a Castelluccio di Porretta Terme verrà presentato il libro “Parole dipinte” di Maurizio Malavolta dove l’autore Maurizio Malavolta dialogherà con Vladimiro Covili figlio del pittore.

C’è un Covili conosciuto, quello dei quadri famosi e dei cicli importanti che collocano il pittore, ormai, nell’insieme senza tempo della pittura italiana. Ma c’è anche un Covili diverso da conoscere, il Covili che rimane sempre ancorato, fisicamente e intellettualmente, alla sua montagna, a Pavullo e al Frignano. Un Covili che non è difficile trovare nei suoi quadri, ma che richiede anche tempo e attenzione per riuscire a coglierne a pieno tutte le sfumature. Il Visionario Resistente, infatti, non è figura che nasce casualmente, è il frutto di un percorso umano e artistico duro ed entusiasmante. È il Covili descritto nel libro “Parole dipinte”, le cose dette e quelle solo capite tra Gino e Vladimiro.

È una storia di sentimenti forti con al centro della scena un’artista tra i più importanti del Novecento italiano. È un romanzo a tutti gli effetti. Parte da persone reali e da fatti assolutamente veri, per poi svilupparsi in un percorso di fantasia che prende Gino da bambino e lo porta fino agli ultimi attimi di vita, passando attraverso l’Italia fascista, la guerra, la Resistenza e poi gli anni della grande crescita che hanno coinciso con i primi successi dell’artista. E ancora l’Italia delle stragi, i grandi personaggi che hanno attraversato la sua vita, gli amici, la famiglia e l’unico amore della sua vita, Albertina. Una storia che doveva essere raccontata, che voleva farsi raccontare.

È la storia di un bambino autodidatta, senza scuola e senza maestri, che diventa uno dei maestri della pittura italiana. Una storia che prende vita con il romanzo costruito sulle conversazioni quotidiane tra Gino e Vladimiro Covili, padre e figlio, ma soprattutto grandi amici, quasi complici, in tutte le stagioni della vita che ognuno ha trascorso con l’altro. Il romanzo è stato scritto da Maurizio Malavolta, giornalista modenese e amico di entrambi, per la Damster edizioni. La prefazione è una “lettera a Gino” di Padre Giulio Mancini dei Francescani di Assisi.

La mostra“COVILI, VISIONARIO RESISTENTE” propone un percorso espositivo che tocca 4 sedi con più di 60 opere scelte dal curatore della rassegna Matteo Covili, nipote dell’artista tratte da diversi cicli tra cui quello contadino, quello degli esclusi, quello del racconto partigiano, quello dell’ultimo eroe. Saranno presentati dipinti, disegni, pastelli, acquarelli, una scultura e tre installazioni. Queste ultimi, permanenti, si affiancano a immagini del pittore e agli scritti dell’amico Francesco Guccini. Installazioni che diverranno dunque opere fisse collocate in modo da formare una geografia della memoria nei luoghi dove si registrarono eccidi dei nazisti come Ca’ di Berna, Biagioni e Ronchidoso.

Tatiana Tomasetta

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