“Continua a franare l’Appennino sotto il peso delle nevicate e delle piogge incessanti. Eventi che, fino a qualche anno fa, avremmo definito di routine e che, oggi, invece, dobbiamo temere, affidandoci alla clemenza del meteo. Perché oggi l’Appennino depone le armi e si abbandona a se stesso, complice l’assenza e la lontananza delle Istituzioni”.
È questo l’amaro commento della consigliera metropolitana di Uniti per l’Alternativa Marta Evangelisti che da sempre segnala, e continua a segnalare, gli enormi disagi che le popolazioni montane patiscono a ogni minimo peggioramento del tempo atmosferico.
“Da lunedì 05 Marzo ci troviamo con una frana di ampie dimensioni lungo un tratto ex statale, SS 632 Traversa Pracchia, una arteria di fondamentale importanza, che collega il territorio bolognese a quello toscano – spiega Evangelisti –. I disagi sono notevoli, perché il tratto alternativo è costituito da una SP, la 55, assolutamente inidonea a sopportare quel tipo di traffico. TPER ha già pensato di sopprimere una corsa, lasciando isolati e senza mezzi i cittadini che potevano beneficiare solo di quel servizio pubblico. Sì perché, ricordiamo, che la ferrovia non arriva dappertutto e che, dove le stazioni ci sono, non ci sono più le corse, essendone state soppresse molte nel tratto Porretta – Pistoia”.
“Hanno voluto abolire le Province, istituendo le Città metropolitane, enti di secondo grado svuotati di ogni risorsa – tuona la consigliera -. Perché i nostri cervelloni dello Stato centrale, tra i quali quel Ministro Del Rio artefice della riforma, hanno pensato bene di affidare i tratti stradali alle ex Province senza però garantire i fondi necessari. I tagli e i risparmi, insomma, si fanno così, a spese della qualità della vita dei cittadini, senza andare a risparmiare laddove è veramente necessario, a partire dai benefici dei politici di Roma”.