Il tergicristalli allontana dal parabrezza dell’auto pioggia, neve, polvere e sporcizia varia, ottimizzando la visibilità del conducente sulla strada. Per legge non solo le automobili, ma anche i tram, gli autobus e i treni vengono fabbricati dotati di questo dispositivo.
Sembra che il tergicristalli sia stato inventato all’inizio del XX secolo da una donna di nome Mary Anderson negli Stati Uniti d’America. Questa signora, che a quanto pare neppure guidava, essendo stanca di dover spendere più soldi per i taxi nei giorni di pioggia, in quanto il tassista si fermava spesso a causa della scarsa visibilità sul parabrezza, ebbe l’ingegno di ideare questo semplice dispositivo, che senza dubbio ha migliorato la qualità di guida di tutti gli automobilisti nel mondo. Nel 1922 la Cadillac fu la prima casa automobilistica ad aver installato questo accessorio nei propri veicoli.
Il tergicristalli è composto dalle seguenti parti:
- Braccio, chiamato anche elemento rigido o bilanciere, una sorta di asta azionata da un apposito motorino.
- Telaio, in cui si trovano le cosiddette lame.
- Lama (o gommino), solitamente fatta di gomma, che muovendosi sul parabrezza elimina acqua e sporcizia.
- Si tratta di un dispositivo meccanico che trasferisce energia dal motore del tergicristalli ai suoi bracci.
Si ricordi anche che in gergo automobilistico, il termine spazzola indica l’insieme telaio-lama.
Nelle auto più moderne il movimento del tergicristalli può essere regolato affinché a seconda delle esigenze esso sia continuo o intermittente. Responsabile del suo azionamento è un motorino elettrico, in genere controllato dalla centralina del motore. Insieme al tergicristalli, in caso di necessità, viene azionata anche la pompa tergicristalli (o pompa lavavetri), la quale attraverso degli appositi ugelli a ridosso del cofano spruzza sul parabrezza il liquido detergente.
Anche il tergicristallo ed i suoi componenti sono soggetti ad usura. Un anno è la sua durata media, tuttavia condizioni climatiche particolarmente avverse o anche una cattiva manutenzione possono accorciare la durata di servizio di questo accessorio, rendendo una sostituzione necessaria prima del previsto.
La presenza di accumuli di sporco o di acqua sul parabrezza anche dopo l’azionamento del tergicristallo è il segno evidente di un suo malfunzionamento. Le cause più frequenti sono:
- Difetto alla spazzole, che non aderiscono più a dovere sul vetro.
- Deformazione delle spazzole.
- Curvatura del vetro del parabrezza non adatta al modello delle spazzole installato.
- Presenza di accumuli di fango, ghiaccio o detriti vari sotto la spazzola.
- Guasto dei componenti del tergicristalli a causa di un urto o di agenti
Il controllo dei tergicristalli è un’operazione semplice che non necessita di molto tempo. Infatti, occorre solo alzare con prudenza il braccio ed ispezionare il bordo delle lame, che se presenta crepe o segni di usura deve essere cambiato il prima possibile.
Essendo fissato sul parabrezza con delle clip di bloccaggio, la rimozione e la sostituzione delle parti usurate di questo accessorio è un’operazione che può essere fatta in modo quasi intuitivo. Bisogna comunque fare attenzione a non danneggiare il componente, facendo dei movimenti bruschi. Va poi ricordato che un posizionamento sbagliato delle lame, causando un accumulo di detriti, può provocare fastidiosi graffi sul vetro del parabrezza, che possono arrivare anche a compromettere la visibilità per il guidatore durante la guida.
In caso di dubbi o se si necessita di maggiori informazioni, si può sempre consultare il proprio libretto dell’auto o cercare più dettagli su internet.
Un consiglio pratico affinché il tergicristalli duri più a lungo e funzioni in modo più efficiente è quello di cercare di tenere sempre morbide le spazzole. Questo eviterà per altro il pericolo che a causa della loro rigidità esse provochino dei fastidiosi grafi sul parabrezza. Delle spazzole troppo dure potrebbero poi produrre dei fastidiosi scricchiolii, fattore di disturbo durante la guida. Le spazzole, se non usurate, possono essere pulite con l’ausilio di un panno, imbevuto di aceto. L’aceto andrà poi successivamente rimosso utilizzano della semplice acqua. La pulizia dovrebbe inoltre avvenire in una zona ombreggiata, ai fini di evitare che il calore dei raggi del sole, provocando un’asciugatura troppo rapida, creino degli aloni sul parabrezza. La vasellina è un altro prodotto che può essere utilizzato con successo per ammorbidire le spazzole.
Ogni 30.000 km di percorrenza, quale profilassi, si potrebbe anche passare un batuffolo di cotone imbevuto di acqua ed aceto sulle spazzole. Nel caso si percorrano delle strade sterrate o piene di polvere, è consigliabile fare queste operazioni di pulizia e di ammorbidimento delle spazzole ad intervalli regolari, soprattutto ai fini di evitare l’accumulo di sabbia e di altri detriti sul tergicristalli. Nel caso l’auto sia stata parcheggiata per diverse ore in un luogo aperto, sarebbe buona norma sollevare il tergicristalli ai fini di allontanare possibili detriti, trasportati ad esempio dal vento, che potrebbero graffiare il vetro e danneggiare le spazzole. Se l’auto è coperta di neve, in questo caso non conviene mettere subito in funzione il tergicristalli, in quanto la gomma delle spazzole potrebbe essersi congelata ed indurita a causa delle basse temperature. In casi come questo, è bene liberare prima di tutto il parabrezza dalla neve e dal ghiaccio ed attendere un attimo. Viceversa, temperature torride possono provocare l’essiccamento della gomma delle spazzole, causando pericolose crepe.
In generale sarebbe buona norma fare un accurato controllo del tergicristalli all’inizio dell’autunno, prima dei freddi invernali.
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