Con le recenti dichiarazioni degli Assessori regionali Donini e Corsini, riportate su “Il Resto del Carlino” nei giorni scorsi, penso che il morale di residenti, commercianti e imprenditori dell’Alto Reno si sia notevolmente alzato. Ma ritengo che sia successo in chi non ha, come me, molte primavere e autunni alle spalle. Una premessa va fatta ed è d’obbligo : siamo in periodo preelettorale (a ottobre si andrà alle urne) e quindi vanno date per scontate inaugurazioni, promesse e presentazioni progetti. Per una conferma è sufficiente andare a verificare quanti di questi avvenimenti sono avvenuti in questi ultimissimi mesi…e proseguiranno..Fa parte della tradizione per tutti i partiti.
PUNTO – NASCITA: Si tratta di una riapertura nel medesimo posto e quindi non credo siano necessari grandi studi, grandi piani per arrivare all’obiettivo. Il progetto, come riportato nell’articolo a firma di Donatella Barbetta, è in mano al ministro Speranza che deciderà. Quando darà il via occorreranno 18 mesi di lavori, quindi tradotto andiamo verso la fine del 2023, salvo complicazioni politiche…e/o finanziarie. Ma c’è un problema che rimane: i famosi 500 interventi per mantenere attivo il reparto. In questi ultimi anni è calato molto il lavoro in Alto Reno, quindi suppongo che il numero delle famiglie sia diminuito e di conseguenza il numero delle donne in grado di partorire. A essere ottimista posso pensare e sperare che non poche gestanti, senza particolari problemi, preferiscano venire all’ospedale di Porretta piuttosto che andare verso quelli di Bologna sempre molto più affollati, ma ugualmente il numero di 500 (!) sarà difficile da raggiungere. E dopo ? Intanto aspettiamo la tanto agognata riapertura, poi si faranno i bilanci.
TURISMO: Si riparla, nell’articolo firmato da Beppe Boni dello scorso mercoledì, di seggiovie, strade e alberghi. Dov’è la novità ? L’Assessore Corsini ha ripreso vecchi temi, sempre belli, sempre accattivanti, ma non nuovi. Alla fine degli anni ’50 già si parlava della seggiovia Corno – Doganaccia, discussa in Provincia poi accantonata per motivi finanziari (“e politici” mi disse una voce interna). L’ex assessore Graziano Prantoni, ora direttore generale del Gruppo Terme Felsinee, può confermarlo. Quanto alle strade da mettere a posto e agli alberghi da rimodernare direi che è sufficiente andare a prendere copie del “Carlino” degli anni passati, specie in periodo preelettorale ovviamente, e ritroviamo gli stessi concetti. Direi che l’unica differenza sia nella maggior presenza nei programmi della bici nelle sue varie versioni, elettrica, mountain bike, ecc.
Sia chiaro: le dichiarazioni rilasciate da Donini e Corsini fanno piacere, ma non mi illudono troppo. Ho visto passare tanta acqua sotto i ponti per essere ottimista dopo le belle parole. Aspetto, e non credo di essere il solo, i fatti. E possibilmente prima delle prossime elezioni.