Mi è ritornato in mano un libro del 1536 che tratta di cosmologia, si tratta di un testo famosissimo “Sphera” di Ioannis de Sacrobusto, in realtà si chiamava John Holywood, matematico ed astronomo, anche astrologo, dati i tempi, dell’inizio 1200.
Era insegnante di tali materie all’Università di Parigi. In detto libretto, cm 16×11, viene anche trattata la forma della terra. Sacrobosco, traduzione esatta di Holywood, parla del nostro pianeta come di una SFERA, che fosse piatta non era passato neppure nell’anticamera del cervello, non solo sua, ma di tutte le persone che nel Medioevo trattarono di tale problema, da Tommaso d’Aquino a Brunetto Latini allo stesso Dante Alighieri, tanto per citare solo tre nomi. Oggi abbiamo una nutrita folla di Terrapiattisti, tanto per dire che siamo a livello del paleolitico culturale, in vari luoghi..
Collegato a detto volumetto vi è il testo di Henrico Glareano che tratta di geografia e della declinazione magnetica, delle eclissi, sempre con terra sferica, siamo all’inizio del 1500. Viene diffusamente trattata la latitudine e longitudine sulla superfice terrestre e parla anche dell’America e di Cristoforo Colombo Genuensi (genovese) e Americo Vesputio (Amerigo Vespucci).
Cosa porti tante persone a considerare la terra piatta è da analizzare sia sotto l’aspetto psicologico che sotto quello dell’istruzione. Per finire ricordo che detto Glareano fu un grande teorico della musica con analisi tutt’oggi valide. Tanto per ricordare il legame che vi è tra musica e discipline matematiche. I testi sono scritti in latino, lingua, penso ben conosciuta in qualsivoglia ambito culturale.