Sony investe mezzo miliardo di dollari in Epic Games

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Il 2020 è stato un anno importante per il settore della tecnologia digitale e in particolar modo per le software house, le quale hanno moltiplicato i propri profitti e i risultati operativi in Europa come in Nord America. Una delle aziende più conosciute a livello mondiale per lo sviluppo di videogames è infatti la Ubisoft che conta su due principali sedi, una a Montréal, Canada e una in Francia. Con più di duemila dipendenti Ubisoft è attualmente il più grande studio di sviluppo di tecnologia volta al settore del gaming. Parliamo però di realtà che operano in modalità interna, visto che la gran parte di questa industria si basa invece su un lavoro svolto in sinergia, attraverso società che fanno outsourcing, ovvero esternalizzazione di tipo aziendale.

Il processo produttivo di aziende come Sony, Nintendo, Microsoft, giusto per citare le maggiori, escludendo da questo discorso Apple, che invece pratica un tipo di filosofia di lavoro più centralista, vede coinvolte società esterne che ricevono in appalto la commissione di sviluppo di software, e quindi di giochi per i loro nuovi videogames. Tutto questo solo per dire che è notizia attuale che Sony abbia investito ancora sul discorso software house e gaming. Con una commissione di oltre 200 milioni di dollari, Epic Games diventa in pratica una delle principali partner di Sony. Durante un periodo in cui le software house stanno ottenendo buoni riscontri anche a carattere europeo. Bisogna ricordare come già durante lo scorso anno Sony avesse puntato proprio su Epic Games, con un investimento di ben 250 milioni di dollari. In tutto quindi Epic Games ha raccolto un miliardo di dollari, per lo sviluppo di nuovi giochi, di cui altri 200 sono stati stanziati direttamente dal gruppo Sony.

Tutto questo serve per dire che l’interesse da parte di un colosso come la Sony è un segnale univoco e di rilievo per la filiera dello sviluppo di software per videogames. Tuttavia questo discorso supera i confini e le barriere del settore videoludico. Bisogna infatti rammentare come Epic Games stia lavorando, tra le altre cose, su Unreal Engine, motore grafico che parte dall’utilizzo in campo gaming, ma può essere applicato anche per altri settori sempre di impostazione hi-tech. Naturalmente il connubio tra streaming video, animazione e videogames, oggi risulta sempre più vicino, dato che Microsoft durante gli ultimi anni ha deciso di investire attraverso le console di tipo Xbox sul cosiddetto Game Pass. In pratica un servizio capace di ibridare cinema, musica, animazione e videoludica.

Del resto i segnali di come il cambiamento sugli audiovisivi abbia coinvolto il mondo dei giochi era già evidente durante il decennio da poco concluso. Parliamo di realtà virtuale e di realtà aumentata, dove malgrado gli stop forzati per l’emergenza sanitaria, si continua a sperimentare e a lavorare in una direzione univoca, da parte di società come Microsoft, Nintendo, Sony e Apple. Il 2020 è stato un anno di boom e di crescita per le software house, ma ha coinvolto di sponda anche altri settori molto vicini come quello dell’IGaming, del gioco online e delle aziende rivolte al pubblico dei digital casinò. Tra le sale da gioco digitali, ritroviamo ancora una volta Netbet casino online che oggi ha assunto un ruolo centrale per merito di giochi di abilità che vanno dal blackjack alle slot online, dai videopoker alla roulette europea. Il gioco online legale è un argomento d’attualità è un tema piuttosto controverso. È stato studiato come in alcuni casi possa causare disturbi che portano a problematiche in quanto un giocatore potrebbe rivelare una vera e propria dipendenza patologica.