Si sperava che il 2021 fosse immediatamente portatore di buone notizie.
Si sperava in una drastica diminuzione delle restrizioni e soprattutto che il Covid si decidesse finalmente ad allentare la morsa dalle nostre vite, dalle nostre abitudini, cessando il dolore causato in un anno bisestile appena terminato e da dimenticare.
Tante speranze che, pur non volendo ammetterlo a noi stessi per non perdere il necessario ottimismo verso il futuro, si sapeva bene fossero illusorie.
Il 2021 è arrivato e il Covid è ancora presente, anche se la lotta per tornare alla sospirata normalità sta volgendo pian piano a nostro vantaggio, complice anche l’arrivo del vaccino.
Tuttavia, la guardia non deve essere allentata ed i sacrifici da fare sono, lo sappiamo bene, ancora tantissimi.
Ma questo non impedisce di essere positivi e propositivi, soprattutto.
Nonostante non si possa ancora incontrarsi di persona e regalarsi del tempo per condividere dal vivo divertimento, svago ed eventi di vario tipo, la cultura può e deve essere promossa, così come la valorizzazione del territorio e dei propri artisti.
Loris Arbati
Per questo motivo e per perseguire l’obiettivo di diffondere l’arte, necessaria a cibare cuore ed anima da sempre, arriva la seconda edizione de La Cultura in Appennino (NON) si ferma, rassegna ideata e realizzata dallo scrittore Loris Arbati e dal sottoscritto Fabrizio Carollo, con il patrocinio e l’entusiasmo dei comuni di Monzuno e Loiano, nelle persone degli assessori alla cultura Ermanno Pavesi e Corrado Bartolomei.
Fabrizio Carollo
Una seconda edizione che, seppur nuovamente virtuale, ha deciso addirittura di allargare i propri confini, coinvolgendo non solo scrittori e poeti come nella passata edizione, ma talenti di ogni tipo, quali scultori, pittori, musicisti, fumettisti e chi più ne ha più ne metta.
Altra grande novità è il coinvolgimento del comune di Monterenzio: il sindaco Ivan Mantovani ha risposto immediatamente e con entusiasmo all’appello dei due direttori artistici, approvando totalmente l’iniziativa e proponendo nuovi nomi importanti del panorama locale.
Come per la passata edizione, ogni artista invierà il suo contributo video e lo stesso sarà caricato sui canali Youtube dei comuni coinvolti e poi diffuso largamente sui principali social network, sempre a dimostrazione del fatto di come anche la tecnologia e la rete possano essere di grande utilità per allargare i confini, nonostante i colori delle regioni e come la cultura e l’arte possano sposarsi senza problemi con la modernità e lo sconfinato universo di internet.
La seconda edizione de La Cultura in Appennino NON si ferma, partirà a breve e le interviste agli artisti coinvolti saranno pubblicate anche su Reno News.
Un nuovo ciclo di eventi, nella prospettiva di una terza edizione per il 2022, con l’augurio di coinvolgere tanti altri comuni e talenti e con il cuore proteso verso lo stare insieme concretamente.
Foto di Fabrizio Carollo