Altro turno infrasettimanale e altra sofferenza per chi va in campo con un organico rimaneggiato a causa di molteplici infortuni, per lo più dovuti ad una preparazione pre campionato ridotta ai minimi termini.
Alibi da vendere, certamente, ma è opportuno ricordare che anche gli altri club si trovano in una situazione precaria. Chi più, chi meno, come la stessa Atalanta di turno, ospite allo stadio “Renato Dall’Ara”, che ha avuto ed ha i suoi infortuni.. Oltretutto è alle prese con lo spinoso caso Gomez. Peraltro la Dea corre in Champions League (a febbraio incontrerà il Real Madrid agli ottavi di finale) ed è facile intuire che non abbia tempo per respirare.
L’abisso tra il BOLOGNA e l’Atalanta è indiscusso e non solo per quanto la classifica esprime, ma per ciò che gli ospiti esprimono da almeno un decennio a questa parte. Però il gioco del calcio non si gioca sulla carta e se capita che la Dea domini per 65 minuti (nel primo tempo in vantaggio 2-0 con doppietta di Muriel) anche grazie alle “incertezze” di due rossoblù, i rientranti Schouten e Dijks dal primo minuto, può capitare di vedere un Bologna riemergere dal torpore grazie ai cambi azzeccati dal proprio allenatore. Mihajlovic mette fuori gli annebbiati Baldursson e Barrow (quest’ultimo spara alto al 62° minuto), dentro il redivivo Orsolini e Svanberg. Siamo al 65° minuto.
Il ritmo dei rossoblù cresce gradualmente e dopo appena 4 minuti lo svedese Svanberg si rende pericoloso con un tiro insidioso. Di fatto è il secondo tiro in porta dei felsinei, il primo lo aveva scoccato debolmente Vignato alla fine del primo tempo.
Al 73° la svolta. Orsolini regala sui piedi di Tomiyasu un assist da favola. Il giapponese, che per l’occasione è tornato a giocare sulla fascia destra, come nel precedente campionato, si trova a tu per tu con il portiere Gollini, bolognese di nascita. È la rete che dimezza lo svantaggio.
Altri cambi pesanti in casa Bologna, entrambi azzeccati: Dominguez per Schouten e Paz per Dijks. La difesa si schiera a 3. Mihajlovic se la gioca fino in fondo e i ragazzi recepiscono il messaggio. In due minuti succede di tutto. All’81° Dominguez si conquista una punizione dal limite. Tira Orsolini, la barriera ribatte.
Il Bologna ci crede e ci mette la testa. Dall’angolo Orsolini ci prova con il colpo di testa a porta battuta, Gosens salva in angolo.
Dalla bandierina Vignato la mette in mezzo, Palacio la prolunga e trova la testa del connazionale Paz. Lo stacco è perfetto, la rete si gonfia.
Un pareggio meritato che premia la squadra che ci ha creduto fino in fondo. Per i felsinei è il terzo pareggio consecutivo che permette di chiudere questo mesto 2020 al 13.mo posto. Si tornerà in campo il 3 gennaio con il derby dell’Appennino Fiorentina-Bologna. Buone festività a tutti.