L’Associazione Culturale Olivacci e Dintorni ha lanciato per il terzo anno consecutivo la 3^ Edizione del Concorso Letterario “Giovani poeti e scrittori di Alto Reno Terme 2020”. La scadenza degli elaborati è slittata dal 5 al 30 settembre e riguarda gli alunni della scuola primaria e secondaria di 1° grado. Il concorso, patrocinato dai Comuni di Alto Reno Terme e di Castel di Casio, è stato fortemente voluto dall’Associazione pur trovandosi, nel mese di maggio, in piena emergenza sanitaria da Covid-19.
La Presidente dell’Associazione, Pasqualina Tedesco, ci informa su ulteriori particolari.
Come mai, nonostante l’emergenza sanitaria, avete voluto proseguire questa iniziativa?
Il concorso nel 2018 e 2019 è stato abbinato allo storico evento “OLIVACCI IN FIORE – FESTA DI PRIMAVERA” quando nell’ultimo fine settimana di maggio si è svolta la premiazione con la gioia di tutti i ragazzi partecipanti, dei loro familiari e dei loro docenti. Quest’anno, purtroppo, già dalla fine di febbraio i ragazzi non erano più in classe a causa del coronavirus e allora abbiamo pensato che, nonostante tutto, non volevamo spezzare quel filo che ci ha legato nelle due edizioni precedenti, quando con le loro opere ci hanno regalato davvero tante emozioni.
Perché tante emozioni?
Perché i ragazzi parlano in modo semplice e chiaro anche delle cose più grandi, hanno saputo focalizzare alcuni problemi come la ferrovia, il fiume, gli affetti, i sogni o semplicemente descrivendo la primavera in Appennino. Credo che quest’anno i giovani poeti abbiano vissuto con consapevolezza il problema della distanza dai loro compagni e dai loro docenti, quasi più degli adulti. Mi aspetto tanti temi sul coronavirus e sui loro pensieri che sicuramente saranno sinceri e bellissimi.
La Giurìa ha un difficile compito secondo Lei nello scegliere i vincitori?
Sicuramente sì, perché i testi sono tutti meritevoli, ma alla fine si scelgono quelli che colpiscono di più nella spontaneità, nel significato, nel linguaggio e nel messaggio che si vuole dare al lettore.
I docenti e i genitori che ruolo hanno in tutto questo?
La Dirigente Scolastica Emanuela Cioni e i docenti tutti, sia delle scuole di Porretta Terme che di Castel di Casio, sono stati sempre aperti alle iniziative culturali e ad aiutare i ragazzi ad esprimersi al meglio attraverso poesie e racconti, così anche i genitori, collaborativi per le opportunità che i ragazzi possano avere.
Quali progetti per le future edizioni?
Se in futuro troviamo i fondi necessari, intendiamo pubblicare una raccolta unica con tutte le poesie e i racconti di questi tre anni, perché, come dicevo prima, sono tutti meritevoli. Ne sto leggendo uno arrivato ora ed è veramente bello. Forse in futuro estenderemo il concorso anche alle scuole superiori.
Perché scrivere nell’era tecnologica?
Perche la tecnologia è effimera e il piacere di leggere qualcosa che esce dal cuore impresso su un foglio bianco, non ha paragone con il web sfuggente. E credo che i giovani poeti e scrittori di Alto Reno l’abbiano assimilato perfettamente. A tale proposito avrei piacere che pubblicaste qualche poesia dell’edizione passata.
Ha dei ringraziamenti da fare?
Certo! Ringrazio i Sindaci di Alto Reno Terme Giuseppe Nanni e di Castel di Casio, Marco Aldrovandi e i rispettivi Assessorati alla Cultura, il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Porretta Terme, Emanuela Cioni, il Vicario Maria Luisa Varcasia, tutto il corpo docente, i genitori e non per ultimi i giovani poeti e scrittori che speriamo di poter premiare in una situazione più serena e più gratificante per le loro opere.
Primavera sull’Appennino
Le montagne sono alte
ma le cime arrotondate
gli alberi sono fioriti e l’erba è verde.
C’è il sole che scalda
e i bambini si divertono
a giocare all’aperto tutti insieme.
Ci si incontra più spesso, si va al parco
e si fanno lunghe passeggiate con gli amici.
E’ veramente bella la primavera,
tutti hanno voglia di vivere
dopo un inverno freddo e noioso.
Gherardi Camilla – classe 4^ Primaria M. Montessori – Ponte della Venturina
La stagione più bella dell’anno
Torni ogni anno
e come sempre sei la migliore:
fai sbocciare fiori splendenti
e gli animali in letargo si risvegliano.
Tu fai la Pasqua,
anche con le sue uova di cioccolata,
rinasce la pace e la felicità.
Indovinate un po’ chi è?
Non è la calda estate,
non è il triste autunno,
non è il freddo inverno….
Allora chi mai sarà?
E’ la primavera!
Con i bambini che giocano a pallone nei prati
con il sole che illumina le giornate
senza più quei pesanti giubbotti
ci sentiamo tutti finalmente liberi!
Gessa Eduardo – Classe 4^ Primaria M. Montessori – Ponte della Venturina
Il Reno
Una poesia che parla del Reno
che nasce,
che va e che scorre lento.
Della sua acqua che mi calma
e mi dondola come un cuscino;
acqua limpida
dove vivono pesci di ogni genere.
Delle sue rive
ricche di piante e fiori;
è una bellezza naturale:
flora e fauna si comprendono.
Del suo percorso
che scende a valle,
che abbandona i nostri Appennini
e con un grande abbraccio
incontra il mare.
Mattia Stanzani – classe 4^ Primaria M. Montessori – Ponte della Venturina
PORRETTA
Piccolo paese
In mezzo alle colline
non ci sono tanti negozi
però il sabato con il mercato
diventiamo tutti pazzi
D’inverno
non ci sono tante persone
ma ci passano
delle gran macchinone
Elisa Salimbeni – classe 4^ Scuola Primaria Casola Berzantina
VIDICIATICO IL MIO BEL PAESE
Nel mio paese
ci sono alcune particolarità
e in Emilia Romagna
si fa gran pubblicità.
A Vidiciatico ci sono
molti animali carini
cerbiatti, cervi e capriolini.
Ci sono tanti boschi
per andare a raccogliere le castagne
e visitare anche belle montagne.
Il monte più famoso
è il Corno alle Scale
ma quando la neve è ghiacciata
si scia molto male.
Il Corno alle Scale,
che scale non ha
ma tanta aria buona ci dà.
Quando arriva l’estate
andiamo tutti in piscina
non è una vasca piccolina,
si chiama “Conca del Sole”
con uno scivolo
che lascia senza parole.
Ester Zucchini, classe 5^ – Scuola Primaria Casola Berzantina
DOVE ABITO
La nostra zona è speciale.
ha molte parti da apprezzare.
C’è la piscina
con l’acqua cristallina.
A Silla c’è un monumento militare
che si può ammirare.
C’è il Santuario
della Madonna del Faggio
un omaggio per il nostro paesaggio.
A Riola c’è la Rocchetta
un castello con una torretta.
Come se non bastasse,
un monte da cui sorge una fonte.
A Marzabotto ci sono
degli etruschi nelle tombe
ma purtroppo nella zona
scoppiarono molte bombe.
Ma non finisce qui….
C’è il Reno che scorre veloce
come un treno.
Per finire a Porretta
ci sono le Terme
che eliminano ogni germe.
Fatima Sayouti classe 5^ – Scuola Primaria Casola Berzantina
LA MONTAGNA
La montagna sembra un grattacielo,
con sopra la neve che cade lieve.
La terra sembra un giro tondo,
trattata male da tutto il mondo.
Dopo un mese sembra cambiata,
ma non è vero. è solo gelata.
Markus Cortez Casos – classe 4^ Primaria Berzantina
LA FERROVIA
La ferrovia
è come un’autostrada
senza macchine e senza moto.
Nella ferrovia
ci sono treni e locomotive,
passano sulle rotaie
giorno e notte.
I treni accompagnano i passeggeri
alla loro destinazione.
Federico Pozzi – classe 4^ Scuola Primaria Casola Berzantina
PICCOLO FIUME DI MONTAGNA
Piccolo fiume di montagna,
che strisci piano
come una lumaca.
Ti senti nell’imbarazzo
per quanto vai piano.
Io ti aiuterò
anche da lontano.
Se proprio non ti senti bene
verrò più vicina.
Io ti aiuterò
non temere.
Sarò là
anche nel dovere.
Simona Jolibert- classe 4^Scuola Primaria Casola Berzantina
Le foto relative alle edizioni passate sono di Pasqualina Tedesco
Lodevole iniziativa ! Bisogna ricordare che una delle concause dello svuotamento dei nostri borghi è legato alla carenza culturale, oltre a problemi occupazionali. Dove non vi è cultura vi è degrado e povertà. Ed il degrado più grave è quello del bagaglio di analisi e di critica che ognuno dovrebbe avere. Mancando quello, molte comunità sono alla mercé di incantatori di serpenti e/o persone che fanno il loro interesse a danno del prossimo.