La Cultura (NON) si ferma in Appennino – Ezio Alessio Gensini e Leonardo Santoli

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Alessio Gensini – foto do dii Mariarita Mosca

 

Non smetterò mai di insistere sul fatto che l’arte non sia affatto un universo diviso per settori. Opinione condivisibile o meno, certo: chi pensa che ogni talento artistico debba essere collocato nella giusta sezione, senza l’ombra anche minima di una contaminazione che potrebbe comprometterne l’identità.

Tanti altri invece affermano proprio il contrario, ossia che le arti possano danzare insieme, con l’obiettivo di raggiungere un equilibrio pressoché perfetto e conferire ancora più identità alla pittura, alla scultura, alla musica.

Flowers, nato dall’estro e dalla creatività del poeta Ezio Alessio Gensini e del pittore/scultore Leonardo Santoli, è il perfetto esempio di una danza armoniosa e un equilibrio artistico piacevole per qualunque lettore e un’opera assolutamente originale e positivamente fuori dagli schemi, dove le emozioni rimangono impresse anche tempo dopo averlo terminato.

Un’esperienza che va condivisa e stimolata ulteriormente dalle sensazioni di noi lettori e di certo un valore aggiunto per la nostra rassegna virtuale.

 

Flowers è un’opera assolutamente unica. Possiamo dire che sia quasi un libro interattivo, sotto molti aspetti?

 Leonardo Santoli: Flowers è un progetto interdisciplinare che si esprime attraverso vari medium artistici. Pittura, poesia, video, istallazioni e teatro. In questo caso è un libro che affronta il tema da un punto di vista storico- ambientalista.

 

Credo che questo libro sia la prova ulteriore che l’arte non è unica e fine a sé stessa, ma è la commistione e la contaminazione in senso positivo di tantissime altre arti che si fondono e danzano assieme. Confermate questo pensiero?

Leonardo Santoli: Tutti i nostri progetti si fondano sull’interdisciplinarietà. Sulla contaminazione dei generi e dei diversi modi di pensare e vedere le cose.

 

Qual è stato il valore aggiunto, nel coinvolgere tantissime persone nella produzione di quest’opera? Ci sono state difficoltà, in questo senso?

Leonardo Santoli: A dire il vero se affrontiamo il discorso Flowers come libro, abbiamo ristretto le collaborazioni al dr Paolo Caramalli, che ha affrontato il tema da un punto di vista ambientale (con il supporto fotografico di Giacomo Maria Pivi) e della prof.ssa Eliana Masulli che ha affrontato il discorso da un punto di vista storico-artistico. Di solito nei temi che abbiamo affrontato (il femminicidio, il bullismo, la migrazione e l’infanzia) le collaborazioni sono state nell’ordine di decine: venti-venticinque almeno.

Leonardo Santoli – foto di Domenico Attademo

 

  • Fiori e poesia: la natura ispira da sempre l’animo umano o questa ispirazione sta venendo meno, nell’epoca moderna e ultratecnologica?

 Leonardo Santoli: Sono temi sempre evergreen.

Ezio Alessio Gensini: Le piante e i fiori sono vita, oltre che, a volte, il gesto che da l’inizio alla vita stessa … che aggiungere. I versi, diretti o trasversali, passano leggeri nella sua crudezza, spesso, attraverso i fiori stessi. La natura sarà sempre fonte di ispirazione di ogni forma artistica diretta o contaminata. 

 

C’è chi dice che sia un bene che la poesia sia un genere di nicchia e che non tutti saprebbero apprezzarla come merita. Siete d’accordo con questa affermazione o la poesia dovrebbe trovare maggiore diffusione ed essere alla portata di qualsiasi lettore voglia intraprendere il suo percorso?

 Ezio Alessio Gensini: La poesia è definita da sempre di nicchia. Ma grazie ai grandi poeti del passato e contemporanei, la stessa è “entrata” nella vita comune. Grazie alla tecnologia, oggi, con i limiti e l’illimitato che la stessa impone, la poesia potrebbe diventare un sistema di comunicazione di massa. Contaminazione tra nicchia e massa, interessante percorso. Noi in un certo senso lo percorriamo: argomenti, pittura, poesia, immagini, testimonianze. Fusion dove la stessa è in ogni dove. Chi ci ascolta-vede-legge può recepire nella forma che più gli è congeniale la poesia che è non solo nelle parole. Un percorso diverso per comunicare emozioni.

Perché, secondo voi, tutti scrivono e pochi leggono al giorno d’oggi? Le persone stanno perdendo la voglia di ascoltare e comprendere per una mera soddisfazione del proprio ego?

Ezio Alessio Gensini: Vero che molti scrivono, ma sono convintissimo che adesso con la tecnologia molti, tanti (anche insospettabili) leggono anche. Bisogna cogliere le emozioni di scambio e saper percepire i tempi di attenzione, sempre più bassi.

 

  • Esistono dei consigli in grado di aiutare a sentire meglio il mondo che ci circonda ed i suoi messaggi?

 Ezio Alessio Gensini: Non a caso con i quaderni siamo partiti da “Flowers”, fiori e piante, la natura in toto. Resettando le scorie con un respiro profondo con la pace negli occhi e nell’anima. Un punto di partenza, di ri-partenza. Non abbiamo consigli o pozioni magiche, offriamo parole e colori, che, per qualcuno potrebbero essere o sono punto di partenza per la rinascita.

 

Foto dal web

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