Pianaccio
A mio avviso, ho l’impressione che dell’Appennino nelle alte sfere non importi proprio un miserabile fico secco. Perché ? Come mi sono già espresso, in gran parte dell’Appennino le case furono costruite negli ultimi 200 anni, sono costruzioni modeste, talvolta molto distanziate l’una dalle altre. In mezzo, spesso, vi è un orto che separa le varie proprietà. Queste abitazioni possono, al massimo, ospitare 4-5 persone, mediamente tra le 2 e le 4 . Perché non consentire il ritorno di alcune famiglie, spesso nonni con nipoti, visto che scuole ed asili sono chiusi ed i genitori iniziano a lavorare ? Con un minimo di buon senso il rischio di contagio è 0 . Inoltre queste persone spenderebbero i loro soldi in acquisti nei negozi dei paesi appenninici apportando un po’ di respiro economico. Perché si è scelto di impedire a questi modesti nuclei familiari di recarsi in Appennino obbligandoli a vivere in condomini, spesso in appartamenti non adeguati a questa quarantena quando nei nostri paesi montani avrebbero potuto godere del verde e di aria in tutta sicurezza ?
Penso che qui le storture burocratiche abbiano evidenziato il loro lato peggiore. Sarebbe stato sufficiente a chi avesse desiderato andare a risiedere in qualche paese appenninico, scaricare la pianta catastale, i dati del paese dove si andava ed, eventualmente la foto aerea di Google. Credo che se a Pianaccio, per non parlare di altri paesi, fossero venute 20 unità familiari per un totale di 50 persone, non si sarebbe di certo corso il rischio di scontarsi per strada ! Ed invece si è fatto di tutto per non cogliere questa prima opportunità.
Vedrete che appena la pandemia sarà sepolta, verranno organizzati: Convegni, Assemblee, Riunioni ed altro a volontà sul “Rilancio dell’Appennino” con una marea di chiacchiere, pochi risultati e molte spese a carico dei contribuenti.
Abbiamo già una collaudata esperienza, in merito, di lunga durata.
