Dichiarazioni del Vice Presidente di Confcommercio Ascom Bologna, Medardo Montaguti, sull’escalation di furti che negli ultimi mesi ha colpito cittadini e imprese di Valsamoggia
Medardo Montaguti
“Amarezza e paura. Ecco cosa si lascia alle spalle l’ondata di furti che negli ultimi mesi ha investito il comune di Valsamoggia, colpendo indistintamente abitazioni private, attività commerciali e imprese: un’escalation preoccupante che, al di là dei numeri e dell’entità dei singoli episodi, ha generato un sentimento di insicurezza, rabbia e rassegnazione estremamente diffuso e difficile da contrastare.
Non dobbiamo dimenticare, infatti, che la sicurezza rappresenta non soltanto un requisito essenziale per svolgere qualsiasi attività imprenditoriale ma concorre in maniera assolutamente decisiva a definire il livello di qualità della vita di un determinato territorio.
Per queste ragioni, come Confcommercio Ascom Bologna, chiediamo all’Amministrazione comunale di aumentare gli sforzi per il controllo del territorio, la tutela delle attività imprenditoriali e l’imprescindibile opera di prevenzione, impegnandosi fin da subito affinché venga adeguatamente e ulteriormente rafforzato il presidio delle forze dell’ordine a servizio di un territorio comunale tra i più vasti dell’area metropolitana.
Cittadini e commercianti chiedono soltanto di poter vivere e lavorare in pace: un diritto evidentemente irrinunciabile che le istituzioni, ad ogni livello, hanno il dovere di difendere e promuovere con un’azione quotidiana che non ammette soluzioni di continuità.
Confcommercio Ascom Bologna è pronta a collaborare con Comune e forze dell’ordine per garantire a Valsamoggia, ai suoi abitanti e ai suoi imprenditori un adeguato livello di sicurezza e prevenzione: in quest’ottica, riteniamo che migliorare il coordinamento tra polizia locale e forze dell’ordine, organizzare un ciclo di incontri formativi rivolti a residenti e operatori e prevedere contributi a fondo perduto per le imprese del commercio e dei servizi che vogliano investire in impianti di sicurezza e videosorveglianza, siano azioni necessarie da mettere in campo in tempi brevi e certi.”
Un commento a quanto detto, giustamente, da Medardo Montaguti. Quello dei furti e delle rapine nelle abitazioni e nelle attività commerciali è una piaga italiana cui non si vuol metter pezza. Alcuni anni fa ero a New York, quando in Italia detti reati avevano superato la quota di 350.000 l’anno, e mi capitò di parlare di detto problema con alcuni universitari americani, lì, sotto la statua di Cristoforo Colombo all’ingresso di Central Park. Queste persone erano sconcertate dal fatto che chi commetteva detti reati, fosse, in breve, libero per tornare a fare il suo, poco, onorevole mestiere. Violazione di domicilio ? Una condanna risibile con parecchi sconti ecc ecc. E’ successo ad alcuni negozianti di essere rapinati ripetutamente dalla stessa banda, regolarmente arrestata e rimessa in libertà. Ovvio che negli USA il rapinatore in una abitazione o in una attività commerciale corra il rischio di trovarsi colpito da una serie di colpi da arma da fuoco da parte dei rapinandi, stante la diffusione delle armi nel paese. Se ciò avviene la vittima della rapina non finisce sotto processo per abuso di legittima difesa, a quale titolo un rapinatore entra in una abitazione o attività commerciale? In Italia è tutto un distinguo : il rapinatore ha un’arma vera o un’arma giocattolo ? Nel secondo caso chi reagisce va incontro a guai giudiziari. Il rapinatore ti spara e si volta di schiena ? Guai a colpirlo. Non so, ma a forza di tutti questi bizantinismi a tutela dei rapinatori si è poi arrivati a questa situazione di insicurezza sociale. Sono contrario al possesso indiscriminato di armi, ma bisognerebbe che chi commette questo tipo di reati venga messo nelle condizioni di non rifarle: lavori forzati per decenni. Ricordo che noi siamo eredi del Diritto Latino che lasciava libertà, anche, di far fuori chi commetteva violazione di domicilio. Oggi sembra, invece, che si giudichi all’inverso.