In questi ultimi giorni, nonostante l’attenzione fosse rivolta alla campagna elettorale, volutamente trascurata da noi, mi sono giunte diverse mail alle quali non ho data risposta per evitare interpretazioni politiche o partitiche. Mi si chiedono pareri o spiegazioni su notizie, relative all’Alto Reno, apparse di recente sui quotidiani che lasciano supporre che si siano allontanate le nuovo grigie dall’Alto Reno. Premesso che non sono in nessuna stanza di comando e che non ho ricevuto comunicati ufficiali, cercherò di rispondere basandomi su ciò che ho visto e letto anch’io:
Piazza della Libertà – Io l’ho vista e apprezzata un po’ di anni fa, quando c’era l’aiuola al centro con la panchina e con le auto si poteva fare il giro e uscire senza passare dalla strettoia delle Terme. Per tanti motivi mi sembrerebbe ancora la soluzione migliore, ma non sono un residente, non conosco le problematiche dei commercianti (rimasti) e l’eventuale esistenza di un nuovo progetto a cui qualcuno ha accennato. Mi limito a dire che avrei preferito che fosse rimasta com’era una volta.
- Premio EDEN
L’anno scorso la Commissione Europea aveva deciso di mettere in concorso i Comuni europei sul tema “Turismo sostenibile”. La partecipazione era riservata a centri con basso turismo per alleviare le città d’arte che sono i poli maggiori e spesso troppo affollati (Roma, Firenze, Venezia, e anche Bologna). La classifica finale ha visto al primo posto la Val di Chiana che è composta da ben 9 Comuni, alle sue spalle Alto Reno Terme, ottimo risultato, le cui peculiarità, come ha detto Giacomo Martini nel ricevere il premio a Roma, sono natura (boschi), salute(terme), cultura (festival) e sport. Alle spalle del nostro centro appenninico si sono qualificate Duino Artesina, della provicnia di Trieste, Frasassi-Genga di Ancona, e Manciano in provincia di Grosseto. Ora cosa succederà? Suppongo che operatori italiani invieranno alle varie agenzie europee locandine e foto di queste cittadine e aspetteranno richieste e prenotazioni. Si spera che qualche preferenza, certamente non immediata, cada su ART. E si spera anche che coloro che verranno a loro volta facciano la pubblicità più importante: parlino bene dei luoghi visitati ai loro amici. Quindi è intuibile che siano tempi un po’ lunghi per vedere risultati concreti e di rilievo.
Patrona: So che negli ultimi tempi ci sono stati incontri in Curia e nella sede del Comitato Regionale FIP. Non ne sono stato partecipe e quindi ignoro le finalità precise e i risultati. Penso che abbiano parlato di portare avanti l’iter per la conferma ufficiale del titolo di Patrona del basket italiano per la Madonna del Ponte. Quello che so di preciso è che:
1- la richiesta di raccolta di firme, solo ora apparsa nel sito su internet, era in realtà stata lanciata mesi fa con la clausola che potessero firmare solo cestisti tesserati a FIP, UISP e CSI. Ora invece tutti possono firmare. Dell’esistenza dell'”Inno alla Patrona” non se ne parla Ed infine la cosa più strana e curiosa: in questi giorni a causa del tragico evento che ha coinvolto Kobe Bryant, deceduto per un incidente in elicottero, la foto del giocatore e la sua maglia appaiono dappertutto...tranne che a Porretta dove c’è la sua maglia autografata !! Non so dove sia, forse nel magazzino della canonica o in un cassetto o in un angolo dell’ex sede degli Amici del Basket . Non è visibile come non sono visibili le maglie di altri giocatori (Datome) o giocatrici (Zalasini) italiani o stranieri (appunto Bryant) e neppure la famosa torcia benedetta dal Papa. Ne ignoro i motivi. Si arriverà finalmente alla proclamazione ufficiale della Patrona ? Il 19 aprile 2015 furono dette tante cose e lanciati tanti progetti, fra l’altro che sarebbe dovuto trascorrere un anno per le opportune “dimostrazioni di fede”, fra poco saranno 5 e non c’è ancora neanche un cartello che ne evidenzi la presenza…. Non è mai troppo tardi..
Kobe Bryant, un ragazzo d’oro, un grande atleta, un cestista difficilmente eguagliabile che ha sempre amato l’Italia
Terme – Fra meno di un mese andrà la quarta asta. La base sarà poco superiore agli 800.000 euro, per cui dovrebbe essere appetibile. Nelle tre occasioni precedenti non si è presentato nessuno. Si spera che questa volta il battitore assegni l’immobile. In caso positivo, come tutti auspichiamo, partiranno i necessari lavori di restauro e a seguire una doverosa e difficile campagna di rilancio nel settore.
Palasport – Ho letto del bando, mi dicono che esista già anche il progetto per l’impianto che dovrà essere polifunzionale, cioè grande palestra per gli sport che si possono fare al chiuso (basket, volley, pallamano, calcio a 5, tennis, pattinaggio, arti marziali, ecc.), PalaCongressi e Auditorium – Teatro. Non sarà facile che tutti possano trovare le migliori soluzioni ma non ci sono alternative, come si è visto in altri casi. Se in Giunta hanno deciso per questa costruzione avranno i loro motivi. Non conosco i dati relativi al numero degli atleti tesserati e delle Società Sportive operanti nel territorio, forse sono molto cresciuti. Si parla di una spesa di circa 3 milioni di euro. Le cose certe sono: il prestigio e i costi. Il primo dovrà essere sfruttato per avere convegni, incontri, festival, esibizioni, ecc. Sul secondo bisogna fare bene i conti, perchè dopo la costruzione ci saranno da valutare come incideranno le cose più ovvie come custode, riscaldamento e gestione delle varie attrezzature.
Un solo termine : DEPRESSION ! Come sia possibile non disporre dei simboli lasciati da atleti quali Kobe Bryant ed altri; non utilizzare, anche turisticamente, la Madonna del Ponte quale Patrona del Basket e, tra l’altro, con dipinti di un pittore del calibro di Alessandro Guardassoni di cui si sono avute due mostre a Bologna ? Perdere così, senza ragione, occasioni sportivo-culturali lascia un po’ sconcertati. Ma in Appennino cosa si aspetta una pioggia di banconote da 500 € della durata di 6 mesi per raddrizzare la barca ?