Prima i contributi regionali, ora i risarcimenti statali.
Arrivano ulteriori 1.5 milioni di euro di fondi nazionali per rimborsare privati cittadini e imprese danneggiati dagli episodi di maltempo che tra fine gennaio e inizio febbraio 2019 hanno investito diverse aree del territorio regionale, in particolare i quattro Comuni del Bolognese – Argelato, Castel Maggiore, San Giorgio di Piano e Bologna – interessati il 2 febbraio dell’anno scorso dalla rotta del fiume Reno, alle porte del capoluogo emiliano.
Si tratta di uno stanziamento assegnato dal Dipartimento nazionale della Protezione civile alla Regione Emilia-Romagna e ripartito tra 10 Comuni (8 nel bolognese e 2 nel modenese) con un decreto firmato nei giorni scorsi dal presidente della Regione, a conclusione delle istruttorie effettuate dalle singole amministrazioni locali, sulla base di apposite direttive regionali sulla corresponsione degli aiuti. Un elenco che comprende, oltre ai quattro Comuni già citati, anche Casalecchio di Reno, Grizzana Morandi, Sala Bolognese e Vergato, sempre in provincia di Bologna, oltre a Riolunato e Sestola, nel modenese.
Il contributo statale fa seguito all’erogazione di una prima tranche di 283 mila euro di risorse regionali aggiuntive già liquidate nelle scorse settimane a favore di 8 dei 10 Comuni del bolognese (Argelato, Bologna, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Grizzana Morandi, San Giorgio di Piano, Sala Bolognese, Vergato) ora in attesa di ricevere anche i risarcimenti nazionali.
I contributi della Regione sono stati utilizzati per coprire alcune tipologie di danno che lo Stato non rimborsa: beni mobili registrati di proprietà di singoli cittadini (ad esempio automobili e motocicli), oltre a cantine, magazzini, autorimesse e cortili, comprese le relative spese di pulizia. Con le risorse messe a disposizione della Regione saranno inoltre indennizzati – negli 8 Comuni sopracitati, più Sasso Marconi e Castello d’Argile – anche i danni a pertinenze (autorimesse, cantine, magazzini, ecc.), aree esterne, cortili e spese di pulizia sostenute delle imprese per ripartire dopo il forzato stop provocato dal maltempo.