Pagamenti col pos: prime furbate

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Sono da parecchi anni un habitué del pagamento con carta di credito. Parlo, non solo di importi sostanziosi al di sopra dei 50-100 €, ma anche di somme estremamente modeste. Con la mia carta di credito ho pagato in mezzo mondo senza alcun problema. Ero, dico ero, il cliente di un negozio in centro a Bologna. Quelle volte che ci andavo, non so la ragione, pigrizia, disattenzione o altro, pagavo sempre in contanti. Non erano cifre elevate, tra gli 8 ed i 15 €. Alcuni giorni fa ritorno ed acquisto beni per circa 10 €, estraggo la mia carta di credito ed il negoziante nello spazio di 1/100° di secondo la introduce nella macchinetta e la estrae esclamando :”La sua carta non mi dà il collegamento, mi deve pagare in contanti”. Sfido qualunque sistema elettronico ad attivarsi in così breve tempo, e, poi, avesse fatto almeno un ulteriore tentativo in tempi ragionevoli. Morale : il negoziante ha perso un cliente e, dal momento che mi piacciono poco le persone scorrette, questo signore non mi vedrà mai più. So che le banche sono esose nei confronti dei commercianti sui pagamenti con carta di credito, le solite carnevalate all’italiana. Ma questo dovrebbe essere un problema risolvibile da chi esercita il commercio mediante le proprie associazioni di categoria. Se si incominciasse a smettere di lavorare con le banche sanguisuga, vuoi vedere che mettono la testa a posto ?

 

Ettore Scagliarini

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