CITTA’ METROPOLITANA: Al via il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni

Per il 2019 coinvolti 26 comuni della città metropolitana (compresi Bologna e Imola)

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Dal prossimo ottobre prenderà il via la seconda rilevazione del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, che permette di misurare le principali caratteristiche socio-economiche della popolazione dimorante abitualmente in Italia.

A ottobre 2018 l’Istat ha avviato la nuova rilevazione censuaria con cadenza annuale e non più decennale, che consente un rilascio di informazioni continue e tempestive.

 

Nella città metropolitana di Bologna, come lo scorso anno, il Censimento coinvolgerà 26 Comuni: 16 sono coinvolti ogni anno in modo continuativo (quindi lo saranno anche nelle rilevazioni del 2020 e 2021): si tratta di Bologna, Budrio, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castel San Pietro Terme, Imola, Loiano, Medicina, Ozzano dell’Emilia, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro di Savena, San Pietro in Casale, Zola Predosa e Valsamoggia.

Gli altri 10 comuni sono scelti ogni anno a rotazione e per quest’anno sono: Calderara di Reno, Castel d’Aiano, Castello d’Argile, Castiglione dei Pepoli, Fontanelice, Gaggio Montano, Malalbergo, Sala Bolognese, San Benedetto Val di Sambro e Sasso Marconi.

 

A differenza delle tornate passate, il Censimento permanente non coinvolge più tutte le famiglie nello stesso momento, ma solo un campione di esse: nella città metropolitana saranno quasi 16 mila quelle coinvolte per il 2019.

Il nuovo censimento è in grado di restituire informazioni rappresentative dell’intera popolazione, grazie all’integrazione dei dati raccolti nelle diverse rilevazioni campionarie svolte con quelli provenienti dalle fonti amministrative. La famiglia può essere chiamata a partecipare a una delle due diverse rilevazioni campionarie oppure non essere coinvolta dall’edizione in corso del censimento.

I principali vantaggi introdotti dal nuovo disegno censuario sono un forte contenimento dei costi della rilevazione e una riduzione del “disturbo” per le famiglie.

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