Un colpo di gong

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La notizia di un’altra nascita lungo la strada ha scatenato di nuovo tante voci. E’ come un colpo di gong che dà il via …. Non ci voleva altro per i politici in pieno periodo elettorale. Ma ricordo a quelli in alto (soprattutto)e a quelli in basso (con tutto il rispetto) che gli appelli, i vari SOS a dritta e a manca erano già partiti all’indomani della chiusura. Lo ricordo bene perchè ero presente ( ed Emanuela Cioni lo può confermare) alle manifestazioni davanti all’ospedale di Porretta e davanti alla Regione, ma non è mai cambiato nulla.

Si vede che era un dialogo tra afoni e sordi, o tra chi non ha voce per farsi sentire e chi non vuole e /o non può cambiare le cose. Ora ripartono i megafoni. Cosa otterranno  in concreto ? Lasciamo perdere le tante parole accorate e le promesse ancora una volta ripetute in fotocopia e aspettiamo di vedere dei fatti. Se ci sono finanziamenti italiani ed europei per tante e varie “cose”  (non entro in polemica perchè ci sono di mezzo delle vite umane), debbono saltare fuori anche per le popolazioni della montagna.

 

Ritornerà in Appennino ?

Sono sicuro che le famiglie ed in particolare le donne di Porretta ricordano questa vasca per il parto in acqua, la comprarono con i loro soldi e la offrirono all’Ospedale “Costa”. Dopo la chiusura del punto-nascita è stata trasportata all’ospedale di Bentivoglio. Bene, pur di non lasciarla inutilizzata….. Ma c’è stata una donazione ufficiale ? O è stato un trasferimento “di autorità” ? Ecco questo fatto per me è stato un esempio, un cattivo esempio di come a volte vengono gestite le proprietà “pubbliche”.

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Un commento

  1. Sig. Becca, pretendere che in alto loco ci si interessi dei comuni mortali è come pretendere che un pesce impari ad andare in bicicletta. Da tempo mi sono convinto, anche a seguito di sostanziose letture, che quella italiana non sia una democrazia ma una oligarchia autoreferente. A seguito di ciò che ho scritto spero di non sentire bussi cattivi alla porta in piena notte con due figuri del KGB italico ad intimarmi di chiedere scusa in ginocchioni al POTERE (leggere Ovadia nel testo della bella utopia e meditare su quanto successo recentemente a Peschiera Borromeo)

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