Calderara dal primo ottobre diventa plastic free. Non è una semplice adesione alla campagna che su più fronti viene condotta per la limitazione dell’uso della plastica non degradabile, ma un divieto ben preciso e valido 365 giorni l’anno. Si tratta di un’ordinanza, la numero 19, firmata nella mattinata di oggi dal sindaco Giampiero Falzone, che fa del Comune calderarese uno dei primi in Emilia-Romagna a dire un no così netto all’utilizzo della plastica monouso.
Nel provvedimento, l’ordinanza il primo cittadino ordina che “a decorrere dal primo ottobre 2019” sia vietato su tutto il territorio comunale “l’uso di bicchieri, piatti, posate e sacchetti di plastica monouso non compostabili nel corso di sagre ed eventi pubblici nonché nelle mense pubbliche”. Non solo: “A decorrere dal primo Gennaio 2020, al fine di consentire l’esaurimento delle scorte” vengono vietati, sempre nei confini del Comune calderarese, “la vendita e l’uso, anche nelle mense private, di bicchieri, piatti, posate e sacchetti di plastica monouso non compostabili, nonché la vendita e l’uso di bastoncini per l’igiene orale”. Due quindi le date oggetto del provvedimento: tra poco più di 2 mesi la plastica monouso in tutte le sue forme e applicazioni non potrà più essere utilizzata nelle situazioni pubbliche, dunque eventi, feste, sagre e mense; con l’inizio del 2020, invece, lo stesso divieto si estenderà anche al privato col divieto di vendita e utilizzo nelle mense.
Il Comune, nell’ordinanza, si appella all’articolo 1 della legge 123 del 2017, che prescrive il divieto definitivo di vendere contenitori non biodegradabili non rispondenti alla normativa comunitaria, e alla decisione della Comunità europea di ridurre il monouso dal 2021. Quindi, visto che “promuovere e garantire la necessaria filiera del riciclaggio – spiega il provvedimento – non appare più sufficiente per assicurare un’adeguata protezione ambientale e che, pertanto, risulta prioritario ed essenziale far sì che lo smaltimento costituisca una fase residuale minima della gestione dei rifiuti”, rompe gli indugi e si aggiunge alla lista di Comuni italiani che hanno imboccato questa svolta.
Il sindaco Giampiero Falzone non nasconde l’orgoglio per questa decisione: “Si tratta di un passo storico – dice – del quale sono orgoglioso. Una scelta radicale, che ho condiviso con l’assessore all’Ambiente e tutta la giunta, che spero dia un indirizzo ai comportamenti in tema di ambiente, riduzione rifiuti e riciclo da parte di tutti i calderaresi. Non intendiamo mettere in difficoltà gli organizzatori di sagre, feste ed eventi in genere e i produttori di plastica monouso, e diamo anzi il tempo ai soggetti interessati di organizzarsi. Abbiamo ponderato la scelta di estendere il divieto alle mense pubbliche e private, e siamo sicuri che si tratti della strada giusta”. Il Comune, dunque, da qui a ottobre metterà in campo “tutto lo sforzo possibile – aggiunge l’assessore all’Ambiente, Verde pubblico e Mobilità sostenibile Clelia Bordenga – per agevolare il passaggio e organizzare percorsi alternativi”. La mensa scolastica, conclude il sindaco, si adeguerà subito con l’inizio del prossimo anno scolastico: “Matilde, l’azienda che gestisce la ristorazione nella scuole cittadine e che ringrazio per la sensibilità, è già pronta con un piano di sostituzione della plastica con piatti, stoviglie e bicchieri di materiale lavabile e compostabile. Le iniziative in cantiere sono diverse, e spero che da qui a ottobre si possano moltiplicare”.