Sono già passati 5 anni dalla chiusura (e con quel “già” intendo sottolineare che nonostante le indicazioni recenti dei politici temo che il tempo si allunghi ancora…). Un lasso di tempo che significa poco per i politici (una sola legislatura), un soffio per gli storici, ma un’eternità per le donne del territorio e le loro famiglie. Un lasso di tempo ricco, purtroppo, di ansie perchè disseminato di rischi per i vari parti in ambulanza e nei Pronto Soccorso lungo la Porrettana e le improvvise “volate” con gli elicotteri dalla montagna all’Ospedale Maggiore.
Non sono state poche le dimostrazioni, i comunicati e gli incontri organizzati dal Comitato Ospedale presieduto da Emanuela Cioni, ma a tutt’oggi ancora solo qualche scritto e parole, parole e premesse che dovrebbero risuonare come promesse, ma siamo in quel periodo di campagna elettorale che tempo fa definii “la stagione dell’ottimismo” e quindi tutto va preso con beneficio di inventario.
Nel frattempo c’è chi plaude ad ogni intervento dell’elicottero dimenticando (o facendo finta) che questi voli sono un’emergenza dell’emergenza già rappresentata dall’intervento dell’ambulanza e/o dell’automedica e che pertanto non possono rendere tranquilla e serena una donna che sta per partorire, momento delicatissimo per la vita di almeno due persone. Grazie alla professionalità e alla bravura, fatta di esperienza e studio, alla grande disponibilità del personale sanitario e, diciamolo pure, ad una mano della Provvidenza, non è successo niente di grave finora, ma il rischio è sempre dietro l’angolo finchè non si provvede tornando a quel passato che aveva dato maggiore sicurezza (la parola garanzia non può comunque essere usata) con un reparto dove la partoriente avrebbe avuto sempre pronto un luogo con personale specificatamente preparato e un sincero conforto umano, come hanno dichiarato tante testimonianze.
Sono passati 5 anni, un lasso di tempo che ha permesso di fare valutazioni finanziarie oggettive e soprattutto riflessioni sotto il profilo umano che si possono rivivere andando a rileggere le cronache degli interventi d’urgenza, interventi che ci auguriamo siano sempre più rari fino a scomparire per lasciare posto ad una grande notizia: riaperto il punto nascita a Porretta Terme.
