Stamane mi sono recato al Mercato delle Erbe in Via Ugo Bassi, pieno centro di Bologna, per effettuare alcuni acquisti alimentari. Da un rivenditore di salumi e formaggi ho incontrato una coppia di portoghesi. I due turisti erano intenti ad acquistare un bel po’ di Parmigiano-Reggiano in confezioni sotto vuoto. E così ci siamo messi a dialogare, un po’ di spagnolo, un po’ di portoghese ed un po’ di italiano e ci siamo capiti benissimo. La famiglia della signora, come mi ha detto, era di origine Gallega ( Nord Ovest della Spagna) e così le chiacchiere si sono allargate ad Alfonso X El Sabio che scriveva in gallego, la poetessa Rosalia De Castro, monumento culturale della Galizia e via di questo passo. Ho poi chiesto la ragione di un acquisto così massivo di Parmigiano-Reggiano. “In Portogallo detto formaggio costa più di € 45/ Kg !”. Dentro di me ho pensato:”Non sarà mica che la U.E. sia una bufala con la quale ci hanno incantati per un po’ di anni? Libera circolazione delle merci e delle persone? Forse intendevano per merci i soldi dei grandi evasori e per persone i medesimi personaggi?” A Parigi, in pieno centro, in un grande supermercato il Parmigiano-Reggiano l’ho visto a € 65/ Kg. Il colmo dei colmi l’ho verificato alcuni mesi fa a Mosca nei grandi magazzini GUM ove al piano terra si vendono alimentari di ogni tipo e provenienza. Vi erano, infatti prodotti caseari Inglesi, Francesi, Tedeschi ecc. ma di italiani, di realmente italiani, manco l’ombra. Ritornato in Italia ho voluto sincerarmi della anomalia. Uno che la sa lunga mi ha spiegato che l’assenza dei formaggi italiani è dovuto al boicottaggio verso la Russia. In parole povere mi sembra la scoperta di quel marito che per fare dispetto alla moglie si amputò gli attributi. Poi, a mente lucida ho ripensato l’intera questione. Partiamo da dati certi: il Parlamento votò nel 2013, quasi all’unanimità, contrari solo 8 parlamentari, un primo finanziamento a Stamina di 40 milioni. Se ne evince che l’intero Parlamento, con l’esclusione di quegli 8, fosse formato da esperti di genetica e ricercatori di disfunzioni neuronali. Indubbiamente proibire l’esportazione di formaggi in Russia sarà stata causata da una richiesta tassativa di boicottare la fornitura a detto paese di materiale IN-FORMATICO. Un semplice errore di battitura ha fatto credere a genetisti e ricercatori che FORMATICO si riferisse a prodotti lattiero caseari. Resta poi da chiarire perché il nostro Parmigiano-Reggiano venga venduto all’estero a simili prezzi. I casi sono due: o negli altri paesi, visto l’esempio russo, pensano che detto formaggio sia un bene altamente strategico di fondamentale importanza militare e, quindi, chi lo vuole lo paga, e salato, oppure le nostre istituzioni non sono capaci di promuovere il Made in Italy all’estero. Sto sentendo l’odore degli gnocchi alla romana, ben ricoperti di Parmigiano-Reggiano, che si stanno cuocendo nel forno…mentre stappo una bottiglia adeguata….
Ettore Scagliarini