Praivasi (o privacy) all’italiana ?

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Penso che tutti, o quasi, sia successo di : essere ricoverati in Ospedale, al Pronto soccorso, comprare telefonini o smatphone, andare in qualche ufficio pubblico ed altro . La cosa che deve aver fatto sbalordire è il pacco di fogli da firmare in “tutela” della propria praivasi = privacy . Dopo un po’ si scopre che i primi a sapere che sei stato operato di appendicite, o ti sei rotto una gamba, o sei stato ricoverato in Pronto Soccorso per una indigestione sono gli Istituti di Assicurazione . Ugualmente coloro che arrivano a conoscere in tempo reale che hai un debito di € 15 da tre giorni con il fruttivendolo sotto casa, sono le Banche . Eppoi impari, grazie alla pubblicità ( Spam ) che ti arriva in e-mail, nella buchetta delle lettere e nel cellulare che : il colore preferito dei tuoi calzetti è il grigio, che il vino che bevi a tavola è il sangiovese, che consumi x rotoli di carta igienica il mese, che la donna dei tuoi sogni è bionda, alta 1,70, terza di reggiseno e indossante un minitanga di due fili incrociati, quando lo indossa, che il tuo materasso fa la conca, che il tuo giornale preferito è la “Gazzetta dello squilibrato” e via così sino ai più intimi particolari . A questo punto ti chiedi : ma a qual fine mi fanno firmare quintali di carta se, poi, tutta la mia vita viene messa in piazza ? Si ha il sospetto che mediante pagamenti tramite carte di credito o bancomat, forse anche con il contante, venga registrato tutto cià che acquisti e, di conseguenza, quali siano le tue abitudini . Anche le comunicazioni via e-mail o partecipazioni a blog e dialoghi informatici, svelino le tue tendenze, pulsioni, desideri . Mi sto convincendo che il mercato globale sia ormai padrone di noi, nel senso che conosca ogni piega della nostra personalità . Un esempio ? Tempo fa andai nella succursale di una azienda di telecomunicazioni . Quella con cui abitualmente mi servo, non copriva una certa zona della Alpi Apuane nella quale operavamo ed operiamo tutt’ora quale Gruppo Speleologico . Aquistai un apparecchio da poco prezzo, feci le pratiche per il numero ecc. ecc., solite duecento firme per la praivasi ( privacy ) e poi mi indirizzo verso casa . Dopo 20 minuti sono in casa, accendo il nuovo cellulare e…27 comunicazioni di cui alcune da neurodeliri : Kiss Kiss incontriamoci; Prestito immediato; Viaggi da favola ecc. ecc. . Mia figlia è in casa, mi guarda e dice :”Ma non lo sai che il tuo numero è già stato venduto a queste aziende ?” Sveglia la fanciulla ! Cancello il tutto e ritorno al negozio . Riaccendo il cellulare e vi sono altre 25 comunicazioni del piffero . Faccio le mie rimostranze all’impiegato il quale, senza fare neanche una piega, gnanche un plissé ( Jannacci ), prende lo strumento, scompare nel retrobottega e, dopo poco ritorna con tutto cancellato ( son buono anch’io a far certe operazioni ) e mi conferma che tutto è a posto . Detto cellulare non l’ho mai usato e detta azienda di telecomunicazioni si scorda di avermi quale cliente . Ma non è che questo operatore sia l’eccezione, basta essersi documentati sui pagamenti mensili a 28 giorni ove tutte le aziende di telecomunicazioni si erano adeguate e, non so se si sia riusciti a convincerle che di 28 ce n’è uno e tutti gli altri ne han 31 . E tutti quei quintali di carta firmati a tutela della nostra praivaci ( privacy ) ? Stante il basso prezzo dei rotoli di carta igienica nei supermercati, penso finisca direttamente tutto in cartiera per la produzione di tale bene di consumo .

Ettore Scagliarini

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