Il commento di Morena Cioni del “Comitato Ospedale NoiVoiVergato” in relazione all’incontro organizzato sul riordino ospedaliero dell’Appennino:
“Con il Consiglio Comunale aperto del 10 maggio il sindaco Gnudi ha confermato la sua linea , proseguendo dritto e per la sua strada, quella strada indicatagli dall’alto. A nulla sono serviti i vari appelli sia da parte del Comitato sia da parte dei cittadini .
E fu così che per il bene dell’ospedale di Vergato e di tutti i cittadini si conferma il trasferimento del reparto di ortopedia ad Alto Reno ….
La serata è partita con toni nella norma fino a quando il nostro sindaco dopo aver concesso qualche intervento al pubblico, molto simpaticamente ha fatto notare che essendo le 22.40 era ormai il caso di stoppare i cittadini . Si è invece potuto continuare solo grazie all’intervento del consigliere dei 5 stelle Massimo Gamberi che ha preso la parola e ha dichiarato : -Io sono disposto a rimanere fino a mezzanotte e oltre , ma tutti i cittadini devono avere la possibilità di intervenire . Il dibattito è ripreso e si è poi trasformato in aperta contestazione, visto l’atteggiamento arrogante e polemico sia del nostro sindaco sia del dott. Eno Quargnolo, tant’è che IGOR TARUFFI, consigliere regionale, ha esordito rivolto al palco dicendo: “Sono agghiacciato, questa è la peggior politica a cui ho assistito.”
Cosa si aspettavano questi signori di incontrare gente che li applaudisse ????
Stanno smantellando un pezzettino alla volta la Sanità pubblica e il nostro ospedale, trasferendo ora il reparto di ortopedia ad Alto Reno Terme con il rischio di chiuderlo domani se non farà i numeri dovuti, numeri che qualche cittadino ha consigliato ai dirigenti presenti di giocarseli al lotto !!!! Questi numeri determinanti per la sopravvivenza del reparto a Vergato ci sono !!! E allora perché spostare un reparto che funziona benissimo ??? E’ questo che i cittadini non capiscono e sono preoccupati che finisca con la chiusra come è successo col punto nasciata di Porretta Terme. E che i nostri letti di cure intermedie diventino la discarica del “Maggiore” e del Sant’Orsola
Sarei veramente curiosa di conoscere quanti pazienti operati di femore che vengono contemporaneamente colpiti da attacco cardiaco !!! Perché questo è l’esempio che ci hanno sottoposto per giustificare il trasferimento del reparto di ortopedia ad ART, cioè è necessario accentrare tutte le chirurgie così che il paziente sia accolto in piena sicurezza . E asserendo questo hanno anche dato anche degli incompetenti ai medici della medicina di Vergato.
Unica nota positiva, ma difficile da credere, è quella dell’assessore Barigazzi che si è reso garante che i cittadini siano coinvolti nel controllo dell’attuazione del piano .
Come Comitato ci auguriamo infatti di essere almeno ora coinvolti nel controllo del piano di riordino”
Morena Cioni
Comitato Ospedale NoiVoiVergato
L’amarezza di chi ha assitito all’incontro è sempre molto viva anche se sono passati tre giorni dall’acceso confronto, che, come era intuibile e come avevo gà scritto nella presentazione, non sarebbe servito a niente, perchè tutto già deciso da tempo. E’ stata ignorata ogni voce, ogni dimostrazione sempre pacifica dei cittadini, che, forse, si sono resi conto un po’ tardi di ciò che stava maturando, ma che non sono stati minimamente nè difesi nè ascoltati dai loro rappresentanti. Solo ora a giochi fatti si alza qualche voce. Ma c’è il sospetto che avvenga solo per procurarsi un alibi e perchè qualcuno, sia eletto o nominato, pensando alle prossime elezioni regionali, non senta più sicura la terra sotto i piedi.
Il dado è tratto e bisogna guardare avanti, per forza. E tenere d’occhio lo sviluppo del piano di riordino e quello che succederà, e quindi i fatidici numeri di Ortopedia e del Pronto Soccorso. Sperando vivamente che per colpa dei “numeri” non succeda qualcosa di grave ed irreparabile. Nel frattempo dobbiamo dimenticare la famosa frase “la vita umana non ha prezzo”. Loro ci hanno dimostrato che il prezzo c’è ed è piuttosto basso, in relazione a tutto il resto.
Mario Becca
I nostri politici locali, chi più chi leggermente meno, meritano ogni esecrazione per non aver difeso a oltranza il mantenimento del reparto di ortopedia dell’ospedale di Vergato. Senza contare che nessuno ha ufficialmente spiegato le vere ragioni di questo assurdo trafrerimento a Porretta. Solo a mezza voce qualcuno ha sussurrato che in caso contrario l’ospedale di Porretta avrebbe seriamente rischiato la chiusura. Allora, come cittadino ed ex funzionario pubblico ho chiesto agli dirigenti AUSL presenti in sala, il direttore generale Chiara Gibertoni e il direttore del distretto Eno Quargnolo se, dopo attenta riflessione, hanno ritenuto deontologicamente corretto far sopravvivere un ospedale affidato alla loro giurisdizione a spese di un altro ospedale parimenti affidato alla loro cira. Sarebbe, aggiungo io, come se in una famiglia poco abbiente i genitori lasciassero consapevolmente morire di fame un figlio per farne sopravvivere un altro. Aspetto ancora la risposta.r