L’Europa dei ragazzi
di Federico Piacenti
Con tasti di pianoforte e le dita di Massimo Carpani si è aperta la serata conclusiva del “What about Europe?”, tenutasi al palazzetto “Enzo Biagi” di Lizzano in Belvedere.
Il progetto, promosso dai comuni gemellati di Lizzano in Belvedere e di Hilzingen in collaborazione con l‘APS e costituito da un sondaggio sull’Euroscetticismo effettuato su un totale di 1.235 cittadini, italiani e tedeschi, è volto a capire i sentimenti nei confronti dell’ Unione, come venga giudicata e vissuta dai suoi abitanti.
I risultati, spiegati dal dott. Giacomo Marcacci (foto sotto)sono stati largamente favorevoli mostrando grande fiducia nell’idea Europa, solo in alcuni casi dubbiosa.
La serata, alla presenza di varie autorità fra cui ovviamente Rupert Metzler, sindaco di Hilzingen, si è sviluppata quindi, sotto la coordinazione del dott. Gianni Dragoni, giornalista de”Il Sole 24 ore”, con gli interventi del prof. Patrizio Bianchi, assessore al coordinamento delle politiche europee per la Regione Emilia-Romagna, del dott. Ingo Bueren dell’Università tedesca, del prof. Marco Lombardo (foto in home page) consigliere comunale di Bologna e professore di diritto dell’Unione Europea al Master di relazioni internazionali, e il dott. Marco Monesi, presidente dell’AICRRE dell’ Emilia-Romagna.
Da sn: Gianni Dragoni, Marco Lombardo, Ingo Bueren, Marco Monesi ed Elena Torri
Un forte desiderio di condivisione e di insegnamento alla cooperazione è alla base di tutto il progetto che fin dal primo momento ha deciso di coinvolgere gli adolescenti del territorio per far capire cosa sia l’Europa, spesso confusamente raccontata, e quindi spingerli ad aprirsi al confronto e alla diretta conoscenza di realtà che altrimenti esisterebbero solo per sentito dire.
La necessità di toccare con mano è indispensabile alla comprensione, come ricorda il Professor Renzo Zagnoni: “L’attività più importante, l’unica che realmente serve, è lo scambio culturale, con una convivenza vera si possono scoprire le peculiarità dei popoli vicini e i ragazzi possono rendersi conto di cosa sia una unione di come il mondo cambi, pur rimanendo uguale, anche a pochi chilometri.“
Con un simile pensiero dell'”APS e Gemellaggio” è stata organizzata la prima alternanza scuola lavoro all’estero.
Al termine degli interventi i partecipanti hanno potuto ascoltare gli allievi del Teatro Comunale di Bologna che si sono esibiti in varie performance liriche.
Al termine degli interventi i partecipanti hanno potuto ascoltare gli allievi del Teatro Comunale di Bologna che si sono esibiti in varie performance liriche.
La serata si è conclusa con un ottimo buffet a base di prodotti tipici del nostro Appennino.
“Il successo della serata non è un punto di arrivo ma di partenza, le nostre iniziative ripartiranno” come ha spiegato Mariastella Giovagnoni, presidente “APS e Gemellaggio”: “La risposta è stata incredibile e sono molto soddisfatta che i temi su cui abbiamo investito si siano rivelati importati per molti. Le attività non si fermeranno ed è già in cantiere una nuova alternanza scuola lavoro per i ragazzi dell’IIS M.Montessori-L.da Vinci per il prossimo settembre”.
“Il successo della serata non è un punto di arrivo ma di partenza, le nostre iniziative ripartiranno” come ha spiegato Mariastella Giovagnoni, presidente “APS e Gemellaggio”: “La risposta è stata incredibile e sono molto soddisfatta che i temi su cui abbiamo investito si siano rivelati importati per molti. Le attività non si fermeranno ed è già in cantiere una nuova alternanza scuola lavoro per i ragazzi dell’IIS M.Montessori-L.da Vinci per il prossimo settembre”.
Da sn: Mariastella Giovagnoni, Elena Torri, Rupert Metzler e Paula Pugliese, presidente del Comitato Gemellaggio Hilzingen
Anche il sindaco di Lizzano in Belvedere Elena Torri si è detta felice e orgogliosa: ” I Lizzanesi si sono aperti a tematiche importanti. Sono soddisfatta soprattutto per i ragazzi, loro sono non solo il nostro futuro ma il futuro dell’Europa intera di cui, nonostante lo scontento di alcuni, facciamo parte. Dobbiamo concentrarci su di loro, i veri protagonisti di questa serata, per dare tutti gli strumenti necessari e l’apertura mentale perché possano muoversi in un mondo che si fa sempre più vicino”
Il futuro passerà dai ragazzi ma molte sono le voci che ora rinnegano l’ Unione. Lo scontento, fomentato e non, è una realtà a cui serve una risposta immediata affinché i ragazzi non si ritrovino cresciuti in un mondo di muraglie.
Come ha detto Igor Taruffi: “E’ più che mai importate perseguire la giustizia sociale in tutta Europa, equalizzare in meglio i diritti e le vite di tutti i cittadini europei. Maggiori divergenze portano a più grandi insofferenze e si rischia che il profitto, il fattore economico soffochino il lato umano.”
L’evento di sabato 24 Marzo è stato una prima apertura a temi che guidano la nostra quotidianità. E’ più che mai importante far crescere i giovani nel rispetto e nella curiosità, non nella paura dell’altro.
Come ha detto Igor Taruffi: “E’ più che mai importate perseguire la giustizia sociale in tutta Europa, equalizzare in meglio i diritti e le vite di tutti i cittadini europei. Maggiori divergenze portano a più grandi insofferenze e si rischia che il profitto, il fattore economico soffochino il lato umano.”
L’evento di sabato 24 Marzo è stato una prima apertura a temi che guidano la nostra quotidianità. E’ più che mai importante far crescere i giovani nel rispetto e nella curiosità, non nella paura dell’altro.
Se guardiamo dall’alto siamo tutti più piccoli e più vicini.
Il prof. Renzo Zagnoni ha perfettamente centrato la soluzione : è dallo scambio culturale che nasce una Unione . Sono le differenze che arricchiscono i popoli . Se fossimo tutti uguali, tutti parlanti la stessa lingua e con identici interessi quale arricchimento potremmo avere ? La monotonia regnerebbe sovrana . Credo molto nella Comunità Europea che, pur con varie problematiche da risolvere, resta pur sempre una costruzione sociale e politica eccezionale . Riporto le parole di Karl Popper :”La vita dell’uomo è quella di risolvere problemi ” . Se non ce ne fossero cosa ci staremmo a fare ?