Bracconaggio, intervento della Polizia provinciale a Borgo Tossignano

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Prosegue l’attività di contrasto e repressione, da parte della Polizia provinciale della Città metropolitana di Bologna, al fenomeno del bracconaggio sulla fauna selvatica.

Il personale del distaccamento di Imola nei giorni scorsi ha individuato un bracconiere che utilizzava un capannone abbandonato sia per celarsi nello sparo che per squartare successivamente indisturbato gli animali.

Dopo aver trovato resti di pasture per ungulati in una zona del territorio di Borgo Tossignano gli agenti, dopo diversi appostamenti serali e notturni, sono riusciti finalmente a scorgere il bracconiere in attesa della preda sull’esca alimentare mentre imbracciava una carabina di precisione – peraltro di tipo vietato per la caccia – col colpo in canna.

Al cacciatore, oltre alla carabina, sono stati sequestrati le munizioni ed un coltello per l’eviscerazione e lo squartamento di ungulati. L’autore dei reati è stato poi deferito a piede libero alla Procura della Repubblica di Bologna e informato che sarebbe stato notiziato l’Ufficio di Pubblica sicurezza per gli eventuali provvedimenti afferenti il porto e la detenzione di armi.

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2 Commenti

  1. Encomiabile l’attività della Polizia provinciale . Vi è da dire che il nostro patrimonio faunistico viene ancora interpretato quale “res nullius” cioè roba di nessuno e quindi da sparare ed appropriarsene a piacimento . Oltre agli ungulati, vengono presi quali bersagli specie protette e financo animali da cortile . Se vi sono specie in sopra numero, vedi cinghiali, la cosa va gestita dalle competenti autorità e con le dovute regole . L’Italia si è già beccata ammonizioni dalla Comunità Europea per lasciar mano libera, pardon, mano armata alle associazioni venatorie nell’abbattimento di specie protette . Ma si sa, anche i cacciatori votano…

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