Neve e gelo, montagna di nuovo in tilt. Evangelisti: “Una Città metropolitana a due velocità”

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Dichiarazione di apertura del Consiglio metropolitano del 27 febbraio della consigliera metropolitana Marta Evangelisti, di Uniti per l’Alternativa, sui problemi di viabilità che hanno interessato il territorio di Alto Reno Terme in questi giorni di freddo.

 

“Anche stavolta, la nevicata ampiamente annunciata ha messo in evidenza una Città metropolitana a due velocità: quella dei progetti, degli annunci e delle carte e quella che invece si scontra con le problematiche reali, arrancando e senza riuscire a risolverle.
La sera del 22 febbraio – dice – sapendo che un cittadino residente in Molino del Pallone sarebbe partito l’indomani alle 5.30 del mattino per venire a Bologna per sottoporsi ad intervento chirurgico, mi sono permessa di avvisare il capo cantoniere, lui stesso mi aveva fornito il cellulare, inviandogli sms con cui mi premuravo di segnalare la pulizia della strada provinciale. La risposta è pervenuta il mattino dopo. Probabilmente quando il medesimo ha ripreso servizio. Per fortuna, era il primo giorno di neve e la strada, seppure non ottima, era percorribile, almeno fino a quel giorno. Mi sono chiesta allora, se in condizioni di allerta annunciata, il responsabile dei cantonieri fosse assegnatario del servizio di reperibilità oppure no, lo appurerò con una interrogazione che andrò a depositare, in cui domanderò anche il funzionamento del GPS sui mezzi da neve.
Poi il 23 febbraio, quando la neve era già caduta copiosa un’ambulanza partita da Porretta per arrivare in località Casa Forlai, per soccorrere una donna colta da malore in casa alla presenza di una bambina di 10 anni, ha fatto molta fatica perché la strada non era ancora del tutto praticabile. L’autista, che per fortuna conosceva il territorio, ha chiamato il Comune, peraltro competente dell’ultimo tratto della strada necessaria per arrivare alla abitazione della signora, – tratto anch’esso non spalato – e solo così finalmente sono comparsi anche i mezzi della Città metropolitana, utili per aprire la strada almeno per il tragitto del ritorno.

Venerdì e sabato lungo la SP 55 tratto 2, non è transitata la corriera, sempre causa le cattive condizioni della strada. E non si comprende, se non può circolare un mezzo pubblico con catene, come possano farlo i cittadini in autonomia. I cittadini si sono arrangiati come potevano, non certo prendendo il treno alla stazione più vicina, quella di Molino del Pallone, perché neppure i treni transitavano. E capisco che se succede a Bologna o a Casalecchio ciò possa apparire non poi così grave, come invece laddove il mezzo che non transita, è l’unico dell’intera mattina o giornata.

La situazione non pare essere migliore nelle altre vallate, oltre quella appena descritta dell’ Alto Reno. Sono giunte segnalazioni dai Comuni di Vergato, Castiglione dei Pepoli, da Mongardino, dalla Valsamoggia, dalla Valle del Setta. Fanno sorridere i bollettini meteo diramati che assicuravano la percorribilità delle strade con pneumatici da neve e catene. Si tratta di due mondi e due velocità di cui in Città metropolitana non si ha nemmeno la percezione. Bisogna prendere atto con coraggio che qualcosa non funziona, a partire dal Tavolo Istituzionale costituito che deve necessariamente iniziare la propria attività anche e soprattutto di coordinamento e di prevenzione. Si inizi allora dalle nuove competenze distribuite ai consiglieri Delegati, che non devono essere solamente fittizie, si riparta veramente dal territorio e da una interlocuzione vera e diretta con i Sindaci, anche all’interno del Tavolo costituito, perché l’episodio di venerdì scorso dimostra come, causa la mancata sinergia tra Città metropolitana e Comune nel liberare una strada provinciale e una comunale, alle ore 16 del pomeriggio, una donna ha rischiato di non essere soccorsa”.

 

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