CITTA’ METROPOLITANA – Sprar: al via l’ultimo miglio per un’accoglienza diffusa sul territorio

La Conferenza metropolitana dei Sindaci si aggiorna a tre mesi dall'avvio del nuovo sistema

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La Conferenza dei Sindaci, presieduta dal Sindaco metropolitano Virginio Merola, alla presenza del Prefetto Matteo Piantedosi, del presidente della Conferenza territoriale socio sanitaria e assessore a Sanità e Welfare del Comune di Bologna Giuliano Barigazzi e dell’amministratore unico di ASP Città di Bologna Gianluca Borghi, si è riunita oggi per discutere lo stato di avanzamento del progetto metropolitano SPRAR (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati).

Lo SPRAR metropolitano, dopo la fase di procedura a evidenza pubblica gestita da ASP Città di Bologna per individuare i soggetti gestori e la fase di coprogettazione, è partito il 1° settembre scorso con una disponibilità, finanziata dal Ministero dell’Interno, di 1.350 posti per lo SPRAR degli adulti che permetterà la conversione degli attuali Centri di accoglienza straordinaria che risultino compatibili in strutture di seconda accoglienza gestite dal Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati. Per i minori stranieri non accompagnati i posti attivati sul territorio metropolitano sono 350.

Durante la seduta l’assessore Barigazzi ha illustrato il percorso e gli obiettivi di quello che ha definito “ultimo miglio” dello SPRAR metropolitano che ha visto l’adesione di 43 Comuni del territorio metropolitano (i 10 Comuni del Nuovo Circondario Imolese non rientrano in questo accordo). Per l’avvio delle nuove strutture sarà determinante il ruolo degli Uffici di Piano, a supporto tecnico dei Comuni e a cui ASP invierà la proposta fatta dal gestore o dalla proprietà pubblica e privata dell’immobile che accoglierà le persone facendo partire il percorso che porterà all’attivazione della struttura. Nei Comuni che sono attualmente al di sotto della quota di riparto è prevista l’apertura di almeno una struttura SPRAR per Comune entro marzo 2018. Per i minori stranieri non accompagnati si prevede di avviare una nuova struttura per distretto da 12/16 posti; saranno i Comuni che dovranno autorizzare le strutture al funzionamento.

Il Prefetto, durante il suo intervento, ha parlato anche dell’Hub regionale di via Mattei dove attualmente sono presenti 412 persone sottolineando che, se le previsioni di una diminuzione dell’afflusso di migranti in Italia si dovessero concretizzare, la struttura potrà modificare la sua destinazione.

“Abbiamo, anche per l’ottimo lavoro che sta facendo il ministro dell’Interno Minniti, la possibilità di utilizzare più strumenti e finanziamenti per affrontare le questioni poste dall’accoglienza dei migranti – ha detto il Sindaco metropolitano Virginio Merola – è importante che proseguiamo in questo percorso che si sostanzia in un’adesione volontaria e convinta al sistema SPRAR”.

“La Prefettura è in campo per fornire tutta l’assistenza possibile ai Comuni anche nei termini della mediazione – ha assicurato il Prefetto Matteo Piantedosi – abbiamo il compito di rasserenare le comunità rispetto alla presenza di persone, lo voglio sottolineare, che sono già sul nostro territorio e che è importante integrare”.

“Ribadisco che sono i Sindaci i protagonisti di questo progetto che ha un grande obiettivo: quello di attuare politiche che possono cambiare il modo con cui si parla dell’accoglienza dei migranti passando da emergenza a occasione di vera integrazione – ha detto l’assessore alla Sanità e al Welfare del Comune di Bologna Giuliano Barigazzi – dopo l’avvio del percorso dobbiamo lavorare per questo ultimo miglio che renda realtà un’accoglienza veramente diffusa in tutto il territorio metropolitano”.

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