Fotografia di CarFa Images
Oggi incontriamo Giuliano Facchini nato e cresciuto tra le province di Modena e Bologna, al confine con il territorio ferrarese. Giuliano è titolare insieme alla socia Anna del ristorante L’Oasi di Sasso Marconi. L’Oasi è anche hotel e fanno parte dello Staff anche Serena, figlia di Anna, e Andrea, figlio di Giuliano.
Giuliano lavora nel campo della ristorazione da 40 anni e può raccontare, senza peccare di presunzione, i cambiamenti avvenuti nel corso del tempo nel piacere di preparare e gustare il cibo.
Quando è nata la tua passione per la gastronomia?
Da bambino. Avevo undici anni quando, oltre a studiare, ho iniziato a lavorare in un ristorante.
Passione che ti accompagna ancora oggi. Tu però non nasci chef
E’ vero. Ho lavorato come maitre al ristorante “Cantunzèin” in centro a Bologna, al Cavalieri Hilton di Roma e all’estero, in Scozia. Nel 1988 ho preso in gestione L’Oasi insieme ad Anna.
E sei passato ai fornelli. Quando è cambiato il modo di cucinare da allora?
Molto. Si è passati da una ristorazione “grassa” con portate abbondanti e un uso esagerato di grassi a una cucina scenografica come la nouvelle cuisine per tornare ai piatti della tradizione con un’attenzione particolare al gusto e alla salute.
Parlando di salute in questi ultimi tempi è aumentato il numero di persone che ha deciso di rinunciare alla carne per scelta o per motivi appunto di salute. Nel vostro ristorante nel menù troviamo piatti per vegetariani?
Non abbiamo un menù vegetariano, ma possiamo preparare piatti di verdura.
In questo periodo di crisi il cliente è più attento al prezzo o alla qualità?
C’è una grande attenzione ai prezzi, ma nello stesso tempo si cerca di non rinunciare alla qualità. Si ordina un primo piatto e niente bis e si portano a casa le pietanze che non si sono mangiate.
Tu che sei gestore di un ristorante vai a mangiare negli altri ristoranti?
Negli ultimi tempi raramente per vari motivi legati all’organizzazione del ristorante. Andare a mangiare negli altri ristoranti però è importante per vedere cosa propongono.
Quali sono i punti di forza di un menù in grado di attirare persone e stuzzicare i palati più esigenti?
Primo punto di forza la scelta delle materie prima. La qualità è importante. Secondo seguire la stagionalità. L’Oasi propone le verdure e la frutta di stagione. Nei periodi in cui possiamo reperirli freschi, per esempio, si possono mangiare gli asparagi o le patate novelle. Utilizziamo anche prodotti del nostro territorio. Accanto ai piatti stagionali proponiamo piatti base che si possono trovare tutto l’anno nel nostro menù.
Naturalmente non mancano i piatti della tradizione: le tagliatelle al ragù, il carrello dei bolliti e i dolci del nostro territorio.
Al ristorante L’Oasi si può gustare anche un menù di pesce?
Sì. Menù di pesce che è fra i preferiti dalla clientela durante le festività. Si possono gustare le linguine allo scoglio, la catalana e il pesce viene spinato sempre davanti al cliente.
La clientela dell’Oasi è anche di passaggio. Cosa mangiano i turisti?
I turisti sono attirati dai primi piatti: tortellini, tagliatelle, ravioli ecc. Al fascino della pasta fresca all’uovo fatta a mano non si può resistere.
So che coccolate i turisti anche in altro modo. Quale?
I turisti all’Oasi oltre a gustare piatti della nostra tradizione possono trovare materiale informativo sulle attrattive turistiche della zona e noi siamo sempre a disposizione per consigli e informazioni.
Non ho dubbi conoscendo Giuliano e il suo Staff.
Giuliano non ha detto che un altro punto di forza del Ristorante L’Oasi è la passione con cui da quarant’anni lui fa questo lavoro. Senza mai stancarsi di sperimentare e la calorosa accoglienza da parte di tutto lo Staff.
All’Oasi si viene sempre accolti in modo “speciale” e coccolati.
Saluto Giuliano e me ne vado con un omaggio gradito e profumato: una splendida rosa.
Per maggiori informazioni: http://www.loasi.biz