Nel mese di maggio per Santa Rita a Bologna e in provincia c’è la tradizione di preparare la Torta degli Addobbi nata per le celebrazioni della Festa degli Addobbi.
La Festa degli Addobbi fu istituita nel 1470 dal Cardinal Paleotti per il decennale di una parrocchia in cui era uso esporre alle finestre, in segno di festa, gli addobbi, dei drappi di colore rosso scuro (il tipico colore delle case di Bologna) durante la processione.
Per tradizione durante la Festa degli Addobbi si portava in processione l’immagine del Corpus Domini. Questa festa veniva celebrata con turni decennali (per l’anno Eucaristico) nelle parrocchie in città, mentre in campagna ogni paese veniva diviso in quattro quartieri e ogni quartiere festeggiava una volta ogni quattro anni, a rotazione.
Dopo la processione le famiglie offrivano a parenti e amici la Torta degli Addobbi, una torta di riso tagliata a piccole losanghe.
La tradizione di preparare la Torta degli Addobbi si è protratta nel tempo fino ad arrivare ai giorni nostri. Alla Camera di Commercio di Bologna è stata depositata la ricetta ufficiale della Torta degli Addobbi il 14 dicembre 2005 dall’Accademia della Cucina Delegazione Bologna San Luca.
Torta degli Addobbi
Ingredienti: 1 litro di latte – 500 gr. di zucchero semolato – 200 gr. di mandorle amare – 200 gr. di cedro – 5 amaretti grandi – 7 uova – 1 etto di riso – un po’ di vaniglia – una scorza di limone grattugiata – liquore mandorla amara q.b. – caramello – burro – pangrattato –
Procedimento: cuocere il riso nel latte e intanto fare il caramello con 50 grammi di zucchero. Il caramello va versato nel latte. Lasciare cuocere adagio per circa un quarto d’ora.
Sbollentare le mandorle, sbucciarle e tritarle finemente insieme al cedro. A parte inzuppare gli amaretti nel liquore mandorla amara.
Sbattere le uova aggiungendo un po’ di vaniglia, gli amaretti, le mandorle amare e il cedro tritati.
Mescolare bene tutti gli ingredienti e incorporare il composto ottenuto al latte e riso quando questo si è raffredato.
Ungere una teglia da forno rettangolare con burro, passarvi il pangrattato quindi versare l’impasto.
Cuocere in forno per circa tre quarti d’ora a 160.
Controllare la cottura immergendo uno stuzzicadenti nella torta. Quando è cotta lo stuzzicadenti risulta asciutto.
Volendo si può bagnare la torta con altro liquore mandorla amara.
La torta va lasciata raffreddare e servita tagliata a losanghe. E’ molto buona anche dopo alcuni giorni.
(la ricetta e le curiosità sono tratte da “Bologna la dolce. Curiosando sotto i portici fra gli antichi sapori” – Collana I Quaderni del Loggione – Damster Edizioni)