Questa definizione dove si trova, in qualche paese mediorientale, in mezzo al Sahara o luoghi limitrofi ? No, è una considerazione tipicamente italiana ! Il Bel Paese, con un certo primato di acquedotti colabrodo, di prese antidiluviane, di giri di soldi poco chiari ed altre amenità, si trova a razionare l’acqua a determinate città e paesi, a non irrigare talune zone agricole ma indirizzando le acque direttamente in mare, insomma, una allegra gestione. Quando, poi, tale disattenta gestione degli acquedotti non comporti una diffusione di gastroenteriti anche in zone ricchissime d’acqua. In tal caso sono state sufficienti un paio di denunce per diffamazione a chi aveva evidenziato la mancata manutenzione degli acquedotti per far rientrare il problema, mica le gastroenteriti, ovvio. Anche in un comparto quale la fornitura di acqua potabile ad uso civile ed altre per uso agricolo, riusciamo a far emergere il peggio dell’Italia, ovvero, spesso, un giro affaristico di sottobosco e una ampia disattenzione politica nei confronti delle necessità dei sudditi. Attenti, cari sudditi, a non lamentarvi troppo, in quattro e quattr’otto possono scattare denunce per diffamazione da parte degli appartenenti alla Casta degli Intoccabili, ovvero dal mondo politico in qual si voglia piega .
