La 40-esima commemorazione della strage al treno Rapido 904 è da poco terminata ma non finiscono i momenti di ricordo che il Comune di San Benedetto Val di Sambro intende dedicare a questa triste ricorrenza. Sabato si è tenuta una particolare iniziativa presso la Biblioteca “Gastone Stefanini”: l’acquisizione di una preziosa collezione originale di libri, riviste e quotidiani sulla cosiddetta “strage di Natale”, donata con grande generosità dal Sig. Davide Gubellini, storico volontario delle Acli Provinciali di Bologna.
Se la collaborazione tra l’Amministrazione di San Benedetto Val di Sambro e le Acli di Bologna è assodata da tempo, già da alcuni anni le due istituzioni hanno avviato un lavoro prezioso anche sulla memoria e sul ricordo della strage al treno Rapido 904, che ha recentemente celebrato 40 anni da quel lontano 23 dicembre 1984. Un percorso importante per fare memoria di un fatto drammatico che ha colpito questa terra, uno dei più tristi capitoli del periodo più buio della nostra repubblica. Dopo lo spettacolo messo in scena nel 2023 da Acli Arte e Spettacolo, frutto di laboratori con gli studenti, sabato è stato posto un altro tassello a sostegno della memoria storica di una strage troppo spesso dimenticata. Ecco dunque che questa donazione, oltre ad arricchire il patrimonio culturale della biblioteca comunale, consentirà ai visitatori di approfondire ancor di più la conoscenza di questo triste accadimento.
Alessandro Santoni Sindaco di San Benedetto Val di Sambro: “Continuare a ricordare i drammatici eventi come l’attentato mafioso al treno Rapido 904 anche al di fuori dei doverosi momenti istituzionali è la dimostrazione più forte di ciò che vogliamo, ossia che la memoria di ogni accadimento che ha segnato e cambiato la nostra storia, non sia solo un atto dovuto, bensì rappresenti la volontà di chi vuole che queste occasioni rappresentino un momento di crescita culturale e sociale, mai come oggi importante per fronteggiare il disorientamento provocato dagli atti di violenza che quotidianamente, purtroppo, registriamo. Momenti e gesti come quelli di oggi, che ancora una volta dimostrano il grande valore di persone come Davide Gubellini, ci aiutano a difendere e preservare la nostra storia. Giovanni Falcone una volta disse che “la mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio ed una sua evoluzione ed avrà quindi anche una fine”. Se l’inizio e l’evoluzione di questo orrendo fenomeno sono purtroppo un dato di fatto, spetta a tutti noi il compito di lavorare insieme per scriverne la parola fine.”
Se la collaborazione tra l’Amministrazione di San Benedetto Val di Sambro e le Acli di Bologna è assodata da tempo, già da alcuni anni le due istituzioni hanno avviato un lavoro prezioso anche sulla memoria e sul ricordo della strage al treno Rapido 904, che ha recentemente celebrato 40 anni da quel lontano 23 dicembre 1984. Un percorso importante per fare memoria di un fatto drammatico che ha colpito questa terra, uno dei più tristi capitoli del periodo più buio della nostra repubblica. Dopo lo spettacolo messo in scena nel 2023 da Acli Arte e Spettacolo, frutto di laboratori con gli studenti, sabato è stato posto un altro tassello a sostegno della memoria storica di una strage troppo spesso dimenticata. Ecco dunque che questa donazione, oltre ad arricchire il patrimonio culturale della biblioteca comunale, consentirà ai visitatori di approfondire ancor di più la conoscenza di questo triste accadimento.
Alessandro Santoni Sindaco di San Benedetto Val di Sambro: “Continuare a ricordare i drammatici eventi come l’attentato mafioso al treno Rapido 904 anche al di fuori dei doverosi momenti istituzionali è la dimostrazione più forte di ciò che vogliamo, ossia che la memoria di ogni accadimento che ha segnato e cambiato la nostra storia, non sia solo un atto dovuto, bensì rappresenti la volontà di chi vuole che queste occasioni rappresentino un momento di crescita culturale e sociale, mai come oggi importante per fronteggiare il disorientamento provocato dagli atti di violenza che quotidianamente, purtroppo, registriamo. Momenti e gesti come quelli di oggi, che ancora una volta dimostrano il grande valore di persone come Davide Gubellini, ci aiutano a difendere e preservare la nostra storia. Giovanni Falcone una volta disse che “la mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio ed una sua evoluzione ed avrà quindi anche una fine”. Se l’inizio e l’evoluzione di questo orrendo fenomeno sono purtroppo un dato di fatto, spetta a tutti noi il compito di lavorare insieme per scriverne la parola fine.”
“Desidero anzitutto esprimere la mia gratitudine personale e quella delle Acli di Bologna per questa iniziativa – ha dichiarato Chiara Pazzaglia, Presidente delle Acli di Bologna -. Come noto, il territorio di San Benedetto ci sta molto a cuore e da alcuni anni abbiamo il piacere e l’onore di collaborare con l’Amministrazione per tante importanti e utili iniziative. Abbiamo grande stima dell’operato del Sindaco Santoni, sempre attento ai bisogni della cittadinanza e dotato di una grande capacità di innovare e valorizzare le esperienze.
Altresì desidero esprimere grande riconoscenza a Davide Gubellini, che per le Acli rappresenta una risorsa fondamentale soprattutto in ambito educativo per le giovani generazioni, un nodo cruciale a nostro avviso per la società presente e futura. Tra le missioni delle Acli, che quest’anno festeggiano i propri, primi 80 anni di storia, c’è anche quella di fare memoria del passato, sia come chiave di lettura del presente, sia come opportuna conservazione di una storia collettiva che ci rende ciò che siamo. Ecco perché da quando abbiamo costituito, con grande aiuto del Sindaco, un piccolo ma significativo circolo territoriale, con l’aiuto di Davide che ne è socio e della presidente Elena Bovina abbiamo subito cominciato una intensa attività di recupero e salvaguardia della memoria storica locale. Sono già due i volumi che Davide Gubellini ha regalato alla comunità: uno sulla frazione di Monte Acuto Vallese, scritto proprio insieme ai giovani del posto, in cui ha raccolto i racconti intergenerazionali dei residenti. L’altro sulla figura del venerabile Padre Bernardino, presentato questa estate. Opere di grande valore storico testimoniale, anche grazie a un ricco corredo di immagini. E quello che oggi Davide ha donato alla comunità è materiale prezioso che aiuterà a non far percepire come “di serie B” questo attentato che è costato la vita a tante persone”.