Lavori pubblici e dintorni

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Chiunque abbia modo di girare a Bologna e dintorni avrà notato una certa serie di transenne, reticolati plastici arancioni delimitanti aree di lavori pubblici. Avrà comunque visto che in dette aree per lungo tempo non si sono visti operai e non è stato eseguito alcun lavoro. L’unico risultato di tali delimitazioni è stato quello di creare impedimenti, anche seri, al traffico e, spesso obbligare pedoni a percorrere tratti di strada in mezzo a veicoli in movimento e ai ciclisti di viaggiare in maniera più o meno sconsiderata. Viene da chiedersi :” Se vi è stata tutta quella fretta nel mettere in opera transenne ed ostacoli vari, perché non si è provveduto ad eseguire, in tempi brevi e ragionevoli, i dovuti lavori?”. Qualcuno, malizioso, potrebbe anche pensare che le imprese che hanno in appalto certi lavori vengano pagate nella misura di quanto danno creano alla cittadinanza. Non è poi che, spesso, dove operano certi cantieri si veda una solerzia nell’eseguire e portare a termine i lavori in opera con conseguenti disagi per la popolazione. Bisogna qui sottolineare che i costi di molti lavori pubblici dovrebbero avere due voci : 1) La spesa di esecuzione di detti lavori 2) Il costo del disagio creato alla cittadinanza da dette opere . Di queste due voci la prima, con molta fatica, si riesce ad arrivare a conoscere, della seconda nessuno si è mai curato, in Alto Loco, di fare due conti e renderli pubblici. Spesso questa seconda voce è notevolmente superiore alla prima e. talvolta, con conseguenze poco gradevoli come riduzione delle attività commerciali con addirittura la loro chiusura. Sembra che tutto ciò non interessi a livello di gestione della cosa pubblica, l’importante è che il “Suddito” paghi e stia zitto. Ovviamente, siamo in Italia, se un qualche “Suddito” esprime le proprie opinioni in merito, spesso, scatta la denuncia per Diffamazione di cui la nostra classe politica, la famosa Casta degli Intoccabili, ha il primato europeo e, forse, mondiale. Non è casuale che la U.E. ha stigmatizzato detto comportamento, spesso fatto senza alcuna reale motivazione, ma solo per creare un clima di Intimidazione. Diciamo che si tratta di mettere il dissenziente in un Gulag Giudiziario. Alla faccia della Democrazia, vera o presunta. Attendiamo, sfiduciati, che si faccia di tutto per togliere dette transenne e ostacoli fonte anche, come detto, di potenziali pericoli.

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