Alluvione in Emilia Romagna

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Si legge :”Lavori mai fatti. Dove sono finiti i soldi ?” . Mi sembrano domande retoriche. Bisogna farsene una ragione : SIAMO IN ITALIA ! Difficilmente, se vi sono dei lavori che vanno primariamente a vantaggio dei cittadini, detti lavori vengono impostati ed eseguiti con sollecitudine e con elevata professionalità. Di regola inizia un rimpallo burocratico di competenze, di programmi ed altro che portano alle calende greche l’esecuzione di tali lavori. Ovviamente, qualora si arrivasse a farli, questi lavori verranno fatti nella peggiore maniera possibile e con tempi biblici dando, nel contempo, il maggior disagio possibile alla cittadinanza. Per capirlo basta andare alla pagina 133 del libro di Piegiorgio Odifreddi “Dizionario della stupidità” che alla voce Grandi opere leggiamo :”E’ un segreto di Pulcinella che le grandi opere esistano per elargire finanziamenti pubblici : in massima parte alle imprese private, tramite i lavori delle opere stesse, e in minima parte ( il famoso 10%) ai funzionari pubblici, tramite le tangenti”. Lo sanno tutti che tali imprese private sono, spesso, nel novero degli amici dei loro amici e quindi? Spese astronomiche per modesti lavori spesso malfatti. Come mai in vari anni tanti lavori, a seguito della precedente alluvione, non sono mai stati fatti? Elementare Watson ! Quando compaiono finanziamenti molto cospicui inizia una sotterranea battaglia fra segreterie di partito, politicanti vari ed amici dei loro amici per “Gestire” tale danaro. Ne consegue che fin che tale battaglia non avrà termine, non si combina nulla. Intanto nasce la domanda “DOVE SONO FINITI I SOLDI ?” Qui ci sarebbe da ridere e piangere allo stesso tempo. Lo sanno tutti che il mondo politico, meglio sarebbe partitico, italiano è erede diretto del mago Houdini , quello che riusciva a fare sparire un coniglio da dentro il cappello a cilindro dinnanzi a platee di centinaia di persone. Qui, invece, abbiamo detti eredi che riescono a far sparire milioni e miliardi dinnanzi a decine di milioni di italiani. Il tutto senza lasciar tracce. State tranquilli emiliano-romagnoli colpiti da ricorrenti alluvioni, sarà molto difficile che cambi qualcosa in meglio in tempi ragionevoli. Un consiglio ? Acquistate una imbarcazione e trasformate il piano terra delle case ed anche il primo piano, in un domestico porto. Ovviamente dovrete innalzare le case di almeno un piano, ammesso che il mondo burocratico vi dia l’autorizzazione. La cucina , i servizi e le camere da letto portatele almeno al terzo piano. Intanto, però, pagate le tasse !

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