Clima e stregoneria

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Da un po’ di tempo sto notando una certa corrispondenza, nella zona del Corno alle Scale, fra sbeffeggiamenti nei confronti dei climatologi e successivi avvenimenti climatici a danno del comparto sci del comprensorio. Non vado troppo indietro, mi basta il 2023 e questo inizio del 2024. L’anno passato, che sembrava avviarsi sui migliori binari, anche se in ritardo, vista la nevicata (cm 50 circa) il 21 Gennaio, si erano ipotizzati ben 11 settimane di sci intenso sino a Pasqua. Vi furono i soliti commenti ironici sui climatologi, noti menagramo in ambito sciatorio, almeno qui. E così le vagheggiate 11 settimane si sono quasi dimezzate con due persino con pioggia. Pasqua non fu per nulla una giornata radiosa. Agli inizi di Dicembre vi furono alcuni giorni che promettevano la riapertura degli impianti per l’ 8 del mese e con prosieguo sino a data da destinarsi. Soliti sbeffeggiamenti a carico dei climatologi menagramo. E così, quasi subito si ebbe una corrente calda di origine sahariana che mandò in fumo le fredde speranze sciatorie sino a dopo l’Epifania del 2024. Finalmente, attorno al 10 Gennaio una nevicata di cm 20 ed un freddo sufficiente a mettere in moto i cannoni sparaneve. Sabato 13 e domenica 14 una certa affluenza sulle piste di casa. Qualcuno, però, in detti giorni, deve aver mandato alcuni accidenti ai soliti climatologi e così per due giorni abbondanti abbiamo avuto pioggia a dirotto ed una temperatura primaverile. Sabato 20 gennaio, scomparsa la neve meteo e quella artificiale, con un Corno più simile a quello del mese di giugno di oltre 60 anni fa, si è visto un sole splendente ed una temperatura adeguata al mese di gennaio ed in grado di far ripartire i cannoni sparaneve. A questo punto mi sorge un sospetto : non sarà che i climatologi abbiano stipulato un patto con il tempo, quello climatico, weather in inglese da non confondere con il time, quello cronologico? Bisognerebbe interrogare un astrologo. Ma intanto, a scanso di guai, non sarebbe il caso di cessare di esprimere commenti offensivi nei confronti dei climatologi. Rifacciamoci al concetto di Pascal, matematico e scienziato francese del XVII secolo, esperto del calcolo statistico e delle probabilità, il quale, parlando del concetto di Dio si espresse così :”Se c’è e non ci credi, hai perso tutto, se non c’è e ci credi non perdi nulla”. Così, prima di appurare che i climatologi abbiano una bacchetta magica con la quale condizionare il Weather a seconda delle simpatie ed antipatie date dal mondo sciatorio, mi sembra più da furbi e da persone bene educate, lasciare perdere tale frasario offensivo. Se poi i climatologi non hanno la bacchetta magica e non hanno fatto un contratto con il sig. Weather, le cose andranno avanti per i fatti loro. Ma se, puta caso, esistesse un tale contratto ed una tale bacchetta magica ? I guai sarebbero grossi ! Fidiamoci di Pascal, lasciamo perdere gli sbeffeggiamenti e cerchiamo di vivere in santa pace anche con i climatologi.

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