BOLOGNA: Nel 2023 già distribuiti quasi 60.000 pasti alla mensa dell’Antoniano

Al via la campagna solidale Operazione Pane di Antoniano

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I dati della Mensa Padre Ernesto, la prima della rete di Operazione Pane, e della mensa di Parma. Fr. Cavalli: «Con l’aumento dei prezzi per troppe persone è sempre più difficile mettere un pasto in tavola».

Non si arresta la povertà in Italia: complici l’inflazione e l’aumento del costo della vita, le famiglie e le persone più fragili sono sempre più in difficoltà. Sono già oltre 10.000 le persone che nel 2023 hanno chiesto aiuto alle 20 mense francescane di Operazione Pane per un pasto caldo e un sostegno con le spese quotidiane. Numeri che, inseriti nel quadro dei dati Istat, secondo i quali nel 2022 erano oltre 5,6 milioni gli individui in condizione di povertà assoluta[1], danno la misura della gravità della situazione.

Tra chi chiede aiuto alle mense di Operazione Pane sono in crescita soprattutto le persone sole: nel 2023 sono ad oggi oltre 7.300, il 6% in più rispetto allo scorso anno; ma tante sono anche le famiglie, e quindi i bambini, che devono contare sull’aiuto dei frati per mettere un pasto in tavola. Nel 2023 le mense stanno supportando più di 1.400 famiglie, composte da più di 750 mamme, 650 papà e 1.400 bambini.

A livello nazionale, nel 2022, sono state 2,18 milioni le famiglie in povertà assoluta e 1,27 milioni i minori in questa situazione[2].

LA SITUAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA. La rete di Operazione Pane nasce proprio dall’esperienza della Mensa Padre Ernesto di Bologna che, da quasi 70 anni, si impegna ogni giorno per offrire ai più fragili un pasto caldo, ma non solo. Oltre allo storico impegno quotidiano, Antoniano offre servizi essenziali come ascolto e supporto psicologico, assistenza legale, aiuto nelle spese, ricerca, formazione e orientamento al lavoro. Inoltre, con il Centro Terapeutico, dal 1981, Antoniano propone percorsi di riabilitazione e prevenzione per i bambini in età evolutiva, rappresentando un punto di riferimento importante per tutta la città di Bologna.

Roberta D’Urso

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