Incontro illuminante

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Oggi, in via del Fossato, incontro un vicino che sta cercando di prendere alcune cose dall’auto. Lo vedo in palese difficoltà. “Cosa ti succede” gli chiedo “ Sono stato investito da un ciclista . Ho la spalla destra che non si muove e mi fa male. Posso sollevare pochi kg con il braccio sinistro. Per fortuna che una ciclista, che andava a velocità supersoniche sotto il portico mi è passata a pochi cm dalle scarpe, non so cosa mi sarebbe successo”. Per me è stata una folgorazione. Dovete sapere che da tempo soffrivo di dolori all’anca sinistra ove ero stato operato nel 2008. Alla fine del mese di Aprile di quest’anno, sono rimasto totalmente immobilizzato con dolori atroci. Trasporto in ambulanza al Rizzoli, ricovero ed operazione d’urgenza . 5 (cinque) ore di sala operatoria, mi si era rotta la protesi dell’anca sx. Mi si chiese se fossi caduto per le scale, se avessi fatto un frontale con lo scooter ed altro . Nulla di tutto questo. Non mi passò per la mente che nel 2018 ero stato centrato da un ciclista, poi dileguatosi, sotto il portico di Via Nosadella,43 , dove abito. La botta fu notevole tanto che la moglie mi portò al pronto soccorso del Maggiore. Le varie radiografie non evidenziarono nulla di traumatico. Di certo, però, sia la mia deambulazione che un ricorrente fastidio, testimoniavano che proprio nulla non fosse successo. Certo non avevo preso il numero di targa del ciclista e neppure il colore dei calzini e, quindi, gli inconvenienti me li dovevo tenere stretti ( come si dice a Bologna). Dobbiamo sottolineare che a Bologna, i ciclisti sono una casta intoccabile. E’ concesso loro di attraversare con il rosso, andare contromano, infischiarsene dei sensi unici, investire pedoni, girare a qual si voglia velocità sotto i portici, viaggiare senza luci di  notte ed altri privilegi. La motivazione di fondo ? I ciclisti sono ECOLOGICI ,  i pedoni NO ! E tanto meno i veicoli muniti di targa . E così, dopo l’operazione chirurgica fattami al Rizzoli ai primi di Maggio, ho un periodo di parziale riabilitazione di circa 8-9 mesi con la certezza di rimanere zoppicante e di dovermi muovere con l’ausilio di un bastone. Anche una vicina di casa, persona anziana, è finita lunga e distesa sotto il portico, lato numeri pari, scaraventata da un ciclista in piena azione. Il mio scontro fu, invece, dal lato dei numeri dispari, tutt’altra cosa ! Certo che trovarsi con tali limitazioni nella vita come è successo a me, stante lo scontro ecologico, non fa molto piacere. Di certo, quale suddito, non ho altri mezzi per esternare la mia amarezza e la mia contrarietà ad un simile alienato modo di gestire la società,  che negare il mio consenso elettorale a segreterie di partito così sensibili a presunti problemi ecologici ed assai meno a quelli umani .

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