CALCIO: Bologna, con l’Empoli cercasi riscatto

Contro il Monza la squadra di Motta è apparsa in difficoltà, ma pesano gli errori arbitrali  determinanti per il computo della classifica: tredicesimo posto con sette punti. 

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Bologna-Empoli. La partita di domenica non sarà facile anche alla luce che l’avversario è da sempre una bestia nera, in secondo luogo il ritorno di Andreazzoli in panchina, 69 enne, riesce a dare ai toscani certezze e serenità, che evidentemente Paolo Zanetti non ha saputo dare.

    Venendo al Bologna, al netto degli errori arbitrali determinanti per la classifica (è oggettivo) la squadra è indietro nell’applicazione del gioco voluto dal proprio allenatore Motta. Non mi pare un problema fisico e la “chimica” non la trovi in un mese (al netto delle assenze dei nazionali, per 10-12 giorni, 14 nazionali, non uno, che non ti fa lavorare con completezza: abbiamo visto nei due test amichevoli un tot di Primavera).
     Contro il Monza la squadra era irriconoscibile, dato di fatto: palleggio sterile e noioso. Motta ha valide idee – già detto e ridetto – ma ha bisogno di tempo per trasmetterle ai propri giocatori. Fare un mercato “al rientro” per poi acquistare “a tempo scaduto” non ha agevolato il gioco di squadra e ci vorrà tempo per rodare.
    Abbiamo visto alcuni giocatori giocare bene in una sola partita, poi sono spariti: mi viene in mente Karlsson, ma non solo, che con il Cagliari pareva la stella caduta in terra. Freuler deve trovare posizione e compagni, è vero che è arrivato tardissimo, l’ultimo giorno di mercato, ma da un giocatore di quella esperienza mi aspetto di più, come Saelemaekers, che gioca al fantacalcio: non siamo al Milan caro Alexis. Ed è altrettanto vero che abbiamo incontrato tre corazzate in queste prime 6 partite (Milan, Juventus e Napoli), ma abbiamo anche visto cantieri in divenire. Non sono tutte marziane. Poi la sfortuna: quella c’è sempre e fa parte del gioco, penso a Posch e Lucumi, che hanno interrotto la preparazione per infortunio.
Non erano è non sono al meglio. E si vede.
   Per fortuna ci sono Lollo e Calafiori,  ma quest’ultimo è anche stato sfortunato in due episodi, ma la qualità e personalità c’è. Mi aspetterei anche un contributo da Bonifazzi, se Motta gli desse fiducia: abbiamo visto come Lykogiannis, discontinuo quanto si vuole, l’assist a Ferguson lo aveva creato. Al momento è l’unico crossatore reale che abbiamo sulla sinistra, poiché Kristiansen non ha fatto vedere chissà quali cose (al netto degli avversari nobili… ribadisco). Su Orsolini: devo ancora capire se deve entrare in forma (non ha fatto la preparazione e il beneficio di inventario va dato) o soffre il jollismo, come successe con Skov Olsen. Forse entrambe le cose.
    Chiosa: al momento Schouten e Dominguez non sono stati rimpiazzati. Per caratteristiche, ma mai giocolarsi nei ricordi. Non giova. I loro sostituti ne hanno altre e ci vorrà tempo per farli dimenticare, intanto Aebischer e Al Azzouzi sono sorprese e come tali vanno elogiati. Chapeaux. I gol, in ultimo,  chi li ha visti? Tre in sei partite sono una miseria intollerabile e Motta lo sa bene. E quindi attenzione, la classifica non aspetta e se cadi in depressione sarà tutta in salita.
foto ansa
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