ALTO RENO TERME (BO): L’Arte degli Scalpellini di Montovolo rivive al Castello Manservisi e a Castelluccio

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Dopo il successo ottenuto dal TERZO CORSO DI INTRODUZIONE ALLA SCULTURA SU
PIETRA ARENARIA svoltosi dal 1 ottobre al 26 novembre 2022, la nostra scuola degli
scalpellini è stata ricompresa nel Progetto PNRR “A Campolo l’arte fa Scola”.
Come è noto il progetto promuove la valorizzazione dei borghi e del loro patrimonio
culturale, architettonico e artistico locale.
Si punta, infatti, al riconoscimento del valore del sapere artigianale dell’arte degli
scalpellini, con l’attivazione di percorsi formativi per la valorizzazione di questo
patrimonio immateriale, fondamentale per garantire continuità alle tecniche
costruttive locali.
Lo scopo dei nostri corsi infatti è di far conoscere ad un ampio pubblico la
tradizionale, antica tecnica di lavorazione della pietra.
La sua origine risale all’epoca classica e giunge a noi grazie alla tradizione dei Mastri
Comacini dal Medioevo in poi, e alla più recente esperienza degli scalpellini di
Montovolo, tra Ottocento e anni Settanta del Novecento.
La tradizione dei taglia pietre, scalpellini e scultori della pietra è ciò che
maggiormente ha contribuito nei secoli a fare del nostro territorio un vero modello di
armonia paesaggistica ed artistica.
Il confine tra arte e artigianato qui non esiste e l’equilibrio tra uomo e natura possono
ancora percepirsi in queste opere scolpite nella pietra arenaria.

Nelle formelle o in certe similitudini iconografiche delle opere che allievi e maestri
scolpiscono nei corsi si può notare la metodologia didattica che sta alla base
dell’apprendimento di questa antica tecnica: dal bassorilievo all’alto rilievo, fino alla
scultura a tutto tondo, grazie all’uso di strumenti e nozioni che sono i medesimi da
secoli.
Questo patrimonio inestimabile di conoscenze va tutelato e valorizzato.
I nostri corsi sono nati proprio con questo intento, ma la condivisione tra i Maestri e
gli oltre cinquanta allievi che finora hanno frequentato i nostri corsi ha portato con sè
molto altro.
Non solo la scuola, che sarà permanente, ma l’intero “PROGETTO MONTOVOLO” di
cui la didattica è una parte, rientra direttamente tra le azioni di sviluppo e rinascita
del borgo di Campolo, patria degli scalpellini.
Il progetto vede la nostra Associazione impegnata nell’’affiancamento e la cura
scientifica alla nascita della Scuola di Alta Formazione, d’intesa con le realtà
istituzionali già coinvolte e gli istituti di formazione a livello almeno regionale. con
riferimento particolare alla lavorazione della pietra e al recupero della tradizione dei
Mastri Comacini,

C’è l’intenzione di ripristinare i vecchi sentieri che gli scalpellini percorrevano per
andare a lavorare e ricomprenderli in un più ampio programma di sentieristica che
colleghi il contrafforte di Montovolo e Vigese alla rete già esistente; collegare cioè la
Valle del Reno alla già percorsa Via della Lana e della Seta.
Il progetto si completa con la riqualificazione a scopo didattico e ricreativo delle
vecchie cave, ormai definitivamente chiuse.
Recuperare le vecchie strutture usate dai cavatori come ricoveri e documentare con
foto e didascalie come si lavorava in cava, questi sono gli obiettivi che ci siamo
prefissi.
Su queste attività la stampa ha dato risalto all’importanza di far rinascere questo
borgo e l’intera vallata attraverso, tra l’altro, l’antica arte degli scalpellini.
Si è poi svolta l’esposizione presso la Rocchetta Mattei delle opere dei maestri e degli
allievi dei corsi di avvicinamento alla scultura su pietra arenaria.

L’iniziativa, organizzata dalla nostra Associazione, denominata “‘LO SCALPELLINO CHE
TRASFORMA LA PIETRA IN ARTE” è stata inserita in ART CITY BO nell’ambito di
ARTEFIERA.

In mostra sono stati esposti per una settimana nella suggestiva sala dei 90 della
Rocchetta Mattei una quarantina di lavori, sculture a tema vario che rappresentano
simboli e paesaggi della montagna bolognese, realizzati in pietra arenaria di
Montovolo.
I maestri e gli allievi espositori hanno potuto mostrare i loro lavori ed illustrare ai
numerosi visitatori le tecniche di questa antica arte.
La manifestazione si è sviluppata dal 27 gennaio al 5 febbraio 2023, il pubblico è stato
numeroso ed interessato; oltre 50 persone hanno lasciato il loro indirizzo per essere
tenuti informati sulle nostre iniziative.
Dal 15 aprile al 30 giugno 2023 per sei sabati si è poi svolta la quarta edizione del
corso di introduzione alla scultura su pietra arenaria ricompresa nel programma del
progetto PNRR “A Campolo l’arte fa Scola”.
Proseguiamo quindi nell’intento di tramandare le nozioni di base per scolpire la pietra
arenaria con l’obiettivo ormai consolidato di rivalorizzare questo materiale così
diffuso nel nostro territorio che può essere validamente usato non solo in edilizia ed
architettura, ma anche in espressioni artistiche, grafiche e decorative.
La squadra dei docenti è ormai consolidata: gli scalpellini e scultori Alfredo Marchi,
Giancarlo Degli Esposti e Rodolfo Mucci, il geologo Stefano Vannini e la storica
dell’arte Francesca Chelini.
Altri programmi sono allo studio e molte richieste di esposizioni sono in corso di
definizione.
La prossima dal 23 luglio al 15 agosto 2023 è in corso di organizzazione presso il
Castello Manservisi di Castelluccio in Comune di Alto Reno (BO) in collaborazione
con la locale ed attiva Associazione Culturale “Castello Manservisi” che ha messo a

disposizione due ampie e suggestive sale per poter esporre le opere dei maestri e
degli allievi dei corsi effettuati.
Per venti giorni le opere saranno visitabili dalle 10 alle 17 tutti i giorni e sarà sempre
presente un artista che potrà illustrare le tecniche di lavorazione della pietra arenaria.
L’intenzione dell’Associazione Fulvio Ciancabilla è quella di proseguire in questa opera
di valorizzazione di questi territori appenninici che hanno visto per secoli la presenza
ed il presidio degli eredi dei medioevali maestri comacini che hanno caratterizzato col
loro lavoro i borghi del nostro appennino.
Vogliamo continuare a parlare di un materiale da costruzione usato fin dai XV secolo
che ha portato lavoro, duro e faticoso, in questa montagna incantata, terra di boschi
e scalpellini.
Con il sostegno, che non è mai mancato, da parte delle istituzioni e all’interno di
questa unica e irripetibile occasione che è il Progetto PNRR, siamo certi che
riusciremo nell’intento.
Noi ci siamo.
Stefano Vannini Il Presidente dell’associazione Fulvio Ciancabilla
Francesca Chelini Storica dell’Arte

Info e prenotazioni
presidente@associazionefulviociancabilla.org

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